06 luglio 2024 – 00:40
Alex Marangon, il giovane barista di Marcon Venezia, non è morto annegato neeacute; si è suicidato. La sua morte è stata causata da colpi alla testa e il suo corpo è stato ritrovato nel fiume Piave su un isolotto a Ciano del Montello. L’ipotesi dell’omicidio sta prendendo sempre più piede. Tutto ebbe inizio con l’allarme scattato all’abbazia di Vidor, dove Alex si era recato per partecipare a un rito sciamanico. I medici che hanno eseguito l’autopsia hanno riscontrato numerose ferite alla testa, probabilmente inflitte da un oggetto contundente mentre era ancora vivo. La Procura di Treviso ha confermato le gravi lesioni al cranio e alle costole emerse dall’esame del corpo.I riti sciamanici a cui Alex aveva preso parte prevedevano l’assunzione di una tisana psichedelica a base di ayahuasca e piante amazzoniche. Dopo aver assunto la tisana durante il giorno e essersi bagnato nel Piave con altri partecipanti, Alex ha bevuto una seconda dose la sera prima di allontanarsi verso il fiume da solo. Il mistero intorno alla sua morte si infittisce, soprattutto considerando il periodo di tempo tra la sua scomparsa dalla festa verso le 2:30 della notte e la segnalazione della sua sparizione alle 7 del mattino successivo.La famiglia di Alex non ha mai creduto al suicidio e ora chiede chiarezza sull’accaduto. Pur restando in silenzio, si sono affidati agli avvocati Stefano Tigani e Nicodemo Gentile per far emergere la verità sulla vicenda. Secondo Tigani, l’ipotesi del suicidio viene definitivamente scartata a favore dell’ipotesi di un omicidio commesso da terzi.