La questione dell’impiego dei mezzi di comunicazione social come Onlyfans da parte degli insegnanti delle nostre scuole rappresenta un dilemma complesso che mette a confronto la libertà personale con le aspettative professionali e gli standard morali della comunità educativa. La notizia riguardante Elena Maraga, una maestra di Treviso che tiene un canale su Onlyfans, ha sollevato il dibattito in merito al codice etico che dovrebbe essere seguito dai docenti delle nostre scuole.Noi della Fism, la Federazione italiana per le scuole materne paritarie, non-profit, cattoliche o di ispirazione cristiana, abbiamo iniziato a lavorare sulle linee guida per un codice etico rivolto ai dipendenti delle nostre istituzioni educative già da 2-3 mesi. Questo codice tiene conto delle nuove sfide legate all’era digitale e ha l’obiettivo di definire chiaramente quali comportamenti siano compatibili con il ruolo professionale di un insegnante.Ecco alcuni punti principali che stiamo valutando per includerli nel nostro codice etico: * Il principio della riservatezza e la tutela della privacy dei dati personali degli studenti. * La responsabilità di mantenere una presenza online professionale, che tenga conto delle aspettative della comunità scolastica. * L’impegno a non utilizzare i mezzi di comunicazione social in modo da potenzialmente pregiudicare la sua immagine pubblica come docente o recare danno alla reputazione dell’Istituzione. L’obiettivo è quello di offrire una guida chiara e trasparente per gli insegnanti, affinché sappiano quali comportamenti sono accettabili e in armonia con le aspettative della comunità scolastica e dei genitori degli studenti.
La nazione si chiede: possono essere insegnanti di cui apprezziamo la presenza sui social.
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