26 maggio 2024 – 23:55
La questione dell’autonomia differenziata e della solidarietà tra le Regioni è al centro del dibattito politico in Italia. Mentre la Conferenza episcopale esprime preoccupazione sul rischio di indebolimento della solidarietà, il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga della Lega, difende la riforma sostenendo che essa rafforzerà i territori da nord a sud senza compromettere la solidarietà nazionale. Tuttavia, la netta presa di posizione dei vescovi viene interpretata come una mancanza di conoscenza del testo in discussione.Fedriga invita al confronto e si offre di fornire chiarimenti sulla riforma costituzionale, sottolineando l’importanza di consentire a tutte le regioni, compreso il Mezzogiorno, di esprimere appieno le proprie potenzialità. Egli respinge l’idea che i vescovi facciano valutazioni politiche e ribadisce la separazione tra ambiti d’azione.Alcuni governatori meridionali, come Vincenzo De Luca della Campania, criticano aspramente l’autonomia differenziata, sostenendo che essa potrebbe umiliare il Sud. Tuttavia, Fedriga difende il diritto delle regioni meridionali di gestire autonomamente le proprie competenze e ricorda i successi ottenuti durante situazioni difficili come la pandemia.La Cgil organizza manifestazioni contro l’autonomia differenziata a Napoli, ma Fedriga avverte sul rischio di strumentalizzare la questione a fini politici anzicheeacute; valorizzare il territorio nazionale nel suo insieme. Egli auspica un dialogo costruttivo con tutte le Regioni per definire le materie gestibili autonomamente e affrontare le sfide legate ai Livelli essenziali delle prestazioni.Nonostante le critiche e le tensioni politiche, Fedriga si dice ottimista riguardo alla chiusura positiva della partita sull’autonomia differenziata e alla negoziazione con le Regioni. Sottolinea che i Livelli essenziali delle prestazioni non sono direttamente correlati all’autonomia e che occorre tempo per definirli adeguatamente.Infine, Fedriga respinge l’idea che l’autonomia possa indebolire la Lega dopo le elezioni europee e ribadisce l’impegno indipendente dai rapporti di forza politica. La sua visione è incentrata sul miglioramento del Paese attraverso una riforma costituzionale che valorizzi tutti i territori italiani senza compromettere la solidarietà nazionale.