La decisione dell’Alta Corte della Romania di concedere parzialmente il via libera alla candidatura alle elezioni presidenziali di George Simion, leader del partito ultradestra Aur, ha scatenato un dibattito acceso sulla democrazia nel paese. Simion ha annunciato con entusiasmo la sua ammissione alle elezioni, ma resta in attesa della conferma definitiva che arriverà martedì. Il suo partito euroscettico e nazionalista, membro dei Conservatori europei, ha ricevuto un forte sostegno da parte dell’Ecr, che ha dichiarato il pieno appoggio alla sua candidatura.L’endorsement per Simion è stato accolto con favore dai sostenitori della democrazia in Europa, che hanno condannato fermamente ogni tentativo di escludere gli avversari politici attraverso manovre amministrative o giudiziarie. È stata sottolineata l’importanza di garantire elezioni libere ed eque per preservare i principi democratici in tutta Europa e difendere il diritto del popolo a essere ascoltato.La decisione favorevole a Simion è arrivata dopo l’esclusione clamorosa di altri esponenti dell’ultradestra come Calin Georgescu e Diana Sosoaca. La situazione politica rumena si fa sempre più complessa, con tensioni e polemiche che mettono in discussione la solidità delle istituzioni democratiche del paese. Resta da vedere quale sarà l’esito finale di questa vicenda e se la Romania riuscirà a mantenere salda la propria democrazia in mezzo a turbolenze politiche sempre più intense.
“La Romania in bilico: il via libera a George Simion scatena un dibattito sulla democrazia”
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