La Russa jr, la Procura chiede archiviazione per l’accusa di violenza sessuale

(Adnkronos) – La Procura di Milano chiude le indagini e chiede l'archiviazione per Leonardo Apache La Russa, terzogenito del presidente del Senato Ignazio, indagato per violenza sessuale. La stessa richiesta riguarda l'amico Tommy Gilardoni, uno dei deejay della festa all'Apophis Club poi ospite a casa La Russa. Sulla richiesta di opposizione all'archiviazione decide un giudice. I due amici rischiano però il processo (per due episodi diversi) per il reato di revenge porn, la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle parti: su questa accusa infatti la procura potrebbe chiedere il rinvio a giudizio.
  La scelta della Procura arriva dopo una lunga e complessa indagine che è passata da analisi di tabulati e filmati, interrogatori e testimonianze, e approfondimenti sulle condizioni della giovane, all’epoca ventiduenne, la quale ha denunciato (quaranta giorni dopo i fatti) il presunto stupro che sarebbe avvenuto, da parte di entrambi i giovani, la notte tra il 18 e il 19 maggio 2023. La difesa della giovane è pronta a opporsi alla richiesta di archiviazione decisa dalla Procura di Milano. Il difensore, l'avvocato Stefano Benvenuto, ha venti giorni di tempo per inoltrare la duplice richiesta, essendo le posizioni dei due indagati separate. Sulla richiesta di opposizione all'archiviazione decide un giudice. La presunta vittima, insieme a un'amica, trascorre la serata nel club esclusivo in pieno centro a Milano ed è qui che incontra Leonardo Apache, ex compagno di liceo. Il tempo di un saluto e di un cocktail, poi piomba il buio e la ventiduenne si ritrova la mattina dopo a casa La Russa, nuda nel letto dell'amico. "Mi confermò che sia lui e sia il suo amico avevano avuto un rapporto con me a mia insaputa" le parole a verbale della giovane che, visto anche il racconto dell'amica che avrebbe tentato invano di fermarla, pensa di essere stata drogata. Solo intorno alle ore 13 la ventiduenne – vista anche dal presidente La Russa – lascia la casa e parla dell'accaduto con la madre, la quale l'accompagna alla clinica Mangiagalli per le visite di rito, il referto – si legge in denuncia – parla di "ecchimosi superficiali" sul collo e un graffio superficiale sulla gamba destra.  Le consulenze, le ricerche per parole chiave dei messaggi e le immagini estratte dai cellulari dei due indagati restituiscono, a dire della procura, i frame di un rapporto consenziente come messo a verbale da entrambi gli indagati. Gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, difensori di Leonardo Apache La Russa, hanno dichiarato di essere "molto soddisfatti per questo risultato che arriva dopo un'indagine particolarmente lunga e accurata". "Abbiamo sempre confidato – hanno spiegato – in una serena e obbiettiva disamina dei fatti da parte degli inquirenti. Quanto alla contestazione residua, ci confronteremo responsabilmente con l'autorità giudiziaria con lo stesso rispettoso approccio che ha contraddistinto la nostra linea difensiva". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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