La Russia attende: da più di un mese la risposta americana sull’abbattimento delle sanzioni.

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La crisi delle relazioni diplomatiche tra la Russia e gli Stati Uniti sembra aver raggiunto un punto di stallo, con la prima nazione che chiede una revoca delle sanzioni per consentire il ripristino dei voli diretti tra i due Paesi. Il Ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha espresso la propria preoccupazione in merito alla mancata risposta da parte americana e sottolineato che la richiesta era stata avanzata oltre un mese fa, precedendo l’incontro tenutosi a Riad tra le due parti.Lavrov ha ribadito che gli Stati Uniti avevano mostrato di essere disposti ad accogliere la proposta, ma fino a oggi non sono state intraprese alcune azioni concrete per farlo realtà. La mancanza di risposta da parte americana potrebbe essere interpretata come una forma di ritardo o addirittura come un tentativo di mantenere in piedi lo status quo delle sanzioni, ma il Ministro Lavrov non ha esplicitato questa sua interpretazione.I voli diretti tra Mosca e Washington sono stati sospesi nel 2014 a causa del conflitto sulla Crimea, e da allora non sono più ripresi. La proposta di revoca delle sanzioni potrebbe essere vista come un passo verso la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, ma il fatto che si sia registrata una mancata risposta americana sta generando preoccupazione in Russia.È noto che le relazioni tra Mosca e Washington sono state sempre tese da tempi lontani, e la questione della Crimea resta un punto di frizione insormontabile. L’incapacità degli Stati Uniti di revocare le sanzioni potrebbe essere vista come una manifestazione dell’impostata conflittualità tra i due Paesi.La situazione sembra perciò essere all’impasse, con entrambe le parti che sembrano voler mantenere il controllo della situazione. Il Ministro Lavrov sembra fiducioso che la proposta di revoca delle sanzioni possa ancora trovare accoglimento da parte americana, ma i tempi per agire sono sempre più stretti.La ripresa dei voli diretti tra Mosca e Washington non solo avrebbe un impatto positivo sulla popolazione dei due Paesi, ma potrebbe anche rappresentare una piccola ma significativa vittoria per le relazioni diplomatiche. Il mantenimento delle sanzioni, invece, rischierebbe di far cadere ulteriormente il già fragile equilibrio tra i due Paesi.Il fatto che la richiesta russa sia stata avanzata più di un mese fa potrebbe essere un segnale forte per l’America di dover ripensare alla propria posizione, ma fino a ora non è stato dato alcun passo concreto in direzione della revoca delle sanzioni.La situazione resta dunque molto tesa e i tempi sono stretti. Il fatto che il Ministro Lavrov abbia espresso la propria preoccupazione per la mancata risposta americana potrebbe essere un segnale forte per l’America di dover ripensare alla propria posizione, ma fino a ora non è stato dato alcun passo concreto in direzione della revoca delle sanzioni.

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