23 aprile 2025 – 16:58
Gli sconosciuti sono entrati nel deposito in via Roccazzo dell’Amat a Palermo la notte scorsa, portando con sé un camion carico di ruberie e lasciandosi dietro l’impronta indelebile della loro presenza. Il loro obiettivo era chiaro: rubare 200 metri di cavi di rame essenziali per l’impianto di ricarica dei bus elettrici, un progetto ambizioso che mira a ridurre l’impronta ambientale del trasporto pubblico nella città. Il furto è stato scoperto questa mattina dai dipendenti dell’azienda municipalizzata che gestisce il servizio di trasporto pubblico, i quali hanno notato la mancanza della preziosa dotazione necessaria per completare l’impianto di ricarica. È evidente che i ladri si siano mossi con estrema disinvoltura e sicurezza, potendo agire indisturbati all’interno del grande deposito dei mezzi pubblici. Un luogo questo da sempre considerato uno spazio protetto, grazie alla presenza di 120 telecamere che fino ad oggi entravano in funzione solo nel caso di un’improvvisa emergenza incendiaria. Una situazione insolita e preoccupante, come ammesso dal presidente dell’azienda, Giuseppe Mistretta, il quale ha presentato denuncia ai carabinieri per la grave omissione di sicurezza accertata. Al termine del sopralluogo effettuato con una ditta specializzata in sicurezza, Mistretta intende mettere le telecamere in rete, affiancandole ad altre di ultima generazione. Questo provvedimento potrebbe far sì che il deposito sia controllato ventiquattro ore su ventiquattro e non solo nelle emergenze incendiarie, consentendo un controllo effettivo dell’intera area.
