La sicurezza di Kim Jong-un: le nuove misure del regime nordcoreano.

La Corea del Nord ha intensificato le misure di sicurezza attorno al suo leader Kim Jong-un a seguito delle preoccupazioni riguardanti un potenziale tentativo di assassinio. Secondo quanto riportato da alcuni parlamentari di Seul dopo l’audizione dei vertici dell’intelligence (Nis) e come riportato dalla Yonhap, il regime eremita sta adottando nuove precauzioni per proteggere il capo di stato da possibili attacchi, inclusi quelli che potrebbero essere perpetrati attraverso l’utilizzo di veicoli per disturbare le comunicazioni o tramite droni equipaggiati con strumenti di sorveglianza.Queste misure sono state implementate in risposta all’aumento significativo delle apparizioni pubbliche di Kim Jong-un nel corso del 2024, che hanno già raggiunto la cifra di 110 eventi, registrando un incremento del 60% rispetto all’anno precedente. Tale aumento nell’esposizione mediatica del leader nordcoreano potrebbe aver accresciuto i rischi per la sua incolumità, spingendo il regime a potenziare le difese intorno a lui.Il timore di attentati mirati nei confronti del leader supremo della Corea del Nord è una costante preoccupazione per il regime, che si trova costantemente sotto pressione internazionale e soggetto a varie minacce esterne. L’attenzione sulla sicurezza personale di Kim Jong-un riflette la natura autoritaria e paranoica del regime nordcoreano, che fa della protezione del suo capo una priorità assoluta.In un contesto geopolitico complesso e instabile come quello della penisola coreana, dove le tensioni tra il Nord e il Sud sono sempre alte e la presenza nucleare della Corea del Nord rappresenta una minaccia globale, garantire la sicurezza del leader supremo è considerata essenziale per mantenere la stabilità interna e difendere gli interessi strategici del regime.Le recenti azioni intraprese dal governo nordcoreano per rafforzare la sicurezza di Kim Jong-un dimostrano quanto sia delicata la situazione politica nella regione e quanto sia importante per il regime preservare l’autorità e l’integrità del suo leader supremo in un contesto internazionale sempre più ostile.