back to top
lunedì, 12 Maggio 2025
HomeNapoli CronacaLa storia della donna arrestata con l'inchiesta di truffe agli anziani
- Pubblicità -
HomeNapoli CronacaLa storia della donna arrestata con l'inchiesta di truffe agli anziani

La storia della donna arrestata con l’inchiesta di truffe agli anziani

- Pubblicità -
- Pubblicità -

10 maggio 2025 – 17:09

Marica Mastroianni, arrestata a febbraio da una squadra dei carabinieri di Genova per la sua presunta leadership in un’organizzazione criminale che ha messo a segno numerose truffe contro anziani su tutto il territorio nazionale. Le accuse pesano come un macigno sulla donna, accusata di aver usato un sistema complesso e sofisticato, con la tecnica del “finto maresciallo” tra le sue armi preferite, per ingannare le vittime ed eludere la legge.L’avvocato Bruno Cervone, difensore della donna, ha presentato un’istanza ai giudici di Napoli, chiedendo una misura cautelare che consentisse a Marica di tornare a casa con il bracciale elettronico, in considerazione delle particolari circostanze personali. Il gip Michaela Sapio ha accolto l’istanza dopo aver tenuto conto della dolorosa situazione familiare di cui è vittima la donna: tre figli minorenni, detenuti dai nonni paterni e penalizzati dalla mancanza del padre, anch’egli arrestato ed accusato. Questa disavventura ha aggravato la sofferenza della nonna materna afflitta da una grave disabilità.Il giudice Sapio ha voluto anche preservare l’umana qualità di rimeditazione interiorizzata che caratterizza Marica, un elemento importante nella sua personalità. Si tratta dunque di capire in che modo la figura della donna sia andata a costruirsi attraverso i suoi comportamenti e le sue azioni.Nel gennaio del 2025, gli agenti carabinieri hanno notificato presso il tribunale di Genova 29 misure cautelari emesse nei confronti dei sospettati capi ed esecutori della banda criminale con base a Napoli specializzata in truffe agli anziani. La tecnica utilizzata è quella del “finto maresciallo”, grazie alla quale gli esecutori materiali dei raggiri, chiamati in gergo trasfertisti, mettevano in atto il colpo con la complicità della donna e del marito Alberto Macor. I due svolgevano il ruolo di telefonisti all’interno dei call-center appositamente allestiti per portare a termine i raggiri su tutto il territorio italiano.Tra gli arrestati figura anche un fratello dell’accusato, che è noto per la sua carriera da attore nel film “Gomorra”.

- Pubblicità -

Potrebbe interessarti anche

- Pubblicità -
- Pubblicità -