La storia dimenticata delle Alpi, il film Bianco riparte dopo dieci anni

06 aprile 2025 – 13:50

La lavorazione del film “Bianco” diretto da Daniele Vicari riparte finalmente dopo una pausa di dieci anni, portando con sé la speranza di raccontare un’epopea dimenticata della storia delle Alpi. La tragedia del Pilone centrale del Freney nel 1961 fu un evento drammatico che lasciò segni indelebili nella comunità alpina e ispirò una generazione di scalatori. L’obiettivo del film è quello di restituire la verità su quell’accaduto, senza infiacchirsi davanti all’impatto emotivo che suscita ancora oggi.La sceneggiatura del film è stata scritta da un team di professionisti guidati da Massimo Gaudioso, Francesca Manieri e Marco Ferrari, ispirata dal libro “Freney 1961 – Tragedia sul Monte Bianco” di Marco Albino Ferrari (Salani editore). Il libro è una testimonianza dettagliata dei fatti accaduti quel giorno e rappresenta la base storica su cui si costruisce il racconto cinematografico.La produzione del film, originariamente prevista per la fine degli anni ’80, fu sospesa nel 2015 a causa della mancanza di fondi. Tuttavia, con l’evoluzione tecnologica e la crescente attenzione verso i progetti cinematografici innovativi, il progetto è stato riproposto e affidato a un team di produttori esperti.La lavorazione del film si svolgerà in parte negli studi di produzione, dove gli ambienti alpini sono stati fedelmente ricreati. Ciò permetterà ai registi di affrontare scene complesse e drammatiche senza dover affrontare le condizioni climatiche estreme delle Alpi. Vicari ha ammesso di essersi ispirato alla lavorazione del film “Gravity” di Cuaron, un esempio di come la tecnologia può essere utilizzata per creare esperienze visive e immaginifiche.Il Pilastro Centrale del Freney rappresenta uno dei luoghi più spettacolari e inaccessibili delle Alpi. L’obiettivo principale del film è quello di rievocare la storia di due team di alpinisti, un italiano e un francese, che si fusero per raggiungere la vetta, tra cui Walter Bonatti e Pierre Mazeaud, due delle figure più importanti della storia dell’alpinismo.La storia racconta come l’ascesa degli alpinisti divenne presto un’avventura disperata a causa di tormente imprevedibili, temperature glaciali, digiuni prolungati e la lotta contro le condizioni estreme. “Bianco” è una produzione internazionale, co-finanziata da Be Water Film, Tarantula, insieme al supporto del Ministero della Cultura, MEDIA, CNC, Film Commission di Valle d’Aosta e Sudtirol.Daniele Vicari, noto per la sua attenzione ai dettagli e alla verità storica, ha appena concluso la lavorazione di “Ammazzare Stanca”, un film biografico sulla ribellione di un giovane condannato a morte. La collaborazione tra l’attore Gabriel Montesi e il regista Vicari ha portato a una storia affascinante, che ricorda come persino le storie più difficili possano essere trasformate in opere d’arte autentiche e toccanti.La speranza è che “Bianco” raggiunga un pubblico così vasto da far conoscere la tragica storia del Pilone Centrale del Freney, non solo come un evento isolato ma come un simbolo della resilienza e della forza umana nel rispondere a sfide senza precedenti.

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