Enrico Camosci, il campione di poker italiano, conosciuto per le sue abilità straordinarie al tavolo da gioco, è stato sorpreso in un guaio finanziario inaspettato. La Guardia di Finanza di Bologna lo ha sottoposto ad una verifica fiscale e successivamente denunciato alla Procura per omessa dichiarazione. L’indagine si è concentrata sulle sue entrate da lavoro autonomo derivanti dall’attività sportiva professionale svolta al di fuori dell’Unione Europea.La ricostruzione della posizione di Camosci, effettuata in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, ha permesso di recuperare a tassazione oltre 1,5 milioni di euro. Secondo la Guardia di Finanza, il giocatore non aveva mai dichiarato le sue vincite, che invece andavano dichiarate come reddito per l’intero ammontare percepito.Questa vicenda è parte del più ampio contesto degli accertamenti della Gdf sulla nuova economia digitale. Nel corso dei mesi scorsi, la Finanza bolognese aveva svolto verifiche sugli influencer e sui profitti generati da produttori di contenuti digitali, recuperando a tassazione quasi 11 milioni di euro.Il caso Camosci rappresenta un interessante esempio dell’attenzione rivolta dalle autorità fiscali alle attività online, anche quelle legate allo sport e agli e-sport. La nuova economia digitale sta suscitando sempre più interesse, tanto da essere oggetto di controlli della Gdf.La vicenda ha sollevato diverse questioni relative alla tassazione delle vincite dei giocatori professionisti che partecipano a tornei online e agli eventi live. È stato evidenziato come i premi corrisposti da case da gioco autorizzate all’interno dell’Unione Europea non debbano essere dichiarati, poiché soggetti a ritenuta alla fonte.Tuttavia, le vincite ottenute al di fuori del territorio comunitario costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito e devono essere dichiarate. Il caso Camosci ha messo in evidenza la necessità di una maggiore trasparenza nelle dichiarazioni dei redditi da attività sportiva professionale.In questo contesto, le autorità fiscali stanno lavorando per garantire che i contribuenti siano consapevoli delle loro responsabilità fiscali e che le entrate da lavoro autonomo siano debitamente dichiarate. La Gdf continua a sottolineare l’importanza di una corretta dichiarazione dei redditi, anche in relazione alle attività online.La vicenda del campione di poker Enrico Camosci è un esempio lampante dell’attenzione rivolta dalle autorità fiscali alla trasparenza e alla regolarità delle dichiarazioni dei redditi.
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