06 gennaio 2025 – 11:45
Vera Schenone, ex sciatrice olimpica di 84 anni, si trova al centro di una vicenda tragica che ha sconvolto la tranquilla cittadina di Moncalieri. L’accusa di aver sparato al vicino Stefano Milanese, ferendolo gravemente, ha gettato luce su una serie di dinamiche complesse legate all’arma custodita dal marito Carlo Cazzaniga e ai problemi di salute mentale della donna.Il dramma si è consumato in un pomeriggio come tanti, sulle colline che circondano la città, quando Vera ha deciso di prendere in mano una pistola a tamburo calibro 38 special per risolvere quello che lei percepiva come un fastidioso problema: la presenza di una volpe nel parco che frequentava abitualmente. Il gesto estremo ha avuto conseguenze gravi, con Milanese finito in coma farmacologico a causa dei colpi ricevuti.L’indagine condotta dal maggiore Mario Amengoni e coordinata dal pm Paolo Toso si concentra ora sulle circostanze che hanno portato a questo tentato omicidio e sulla mancata custodia dell’arma da parte del marito della donna. Carlo Cazzaniga, titolare regolare del porto d’arma, è sotto accusa per non aver garantito la sicurezza e la corretta custodia della pistola coinvolta nella tragedia.Mentre Vera Schenone è attualmente in stato di arresto presso il reparto psichiatrico dell’ospedale Molinette, le domande senza risposta continuano a proliferare: cosa ha spinto una donna anziana e un tempo atleta di successo a compiere un gesto così violento? Quali sono i confini tra malattia mentale e responsabilità penale? E soprattutto, come evitare che episodi simili si ripetano in futuro?La comunità locale è scossa da questo evento scioccante, che ha messo in luce fragilità umane e tensioni nascoste. Mentre Stefano Milanese lotta per riprendersi dalle ferite inflitte da quella pistola fatale, Moncalieri cerca ancora risposte e spera nella giustizia per fare chiarezza su questa vicenda dai contorni oscuri.