22 febbraio 2025 – 15:32
La trasformazione del panorama lavorativo è un imperativo categorico, una necessità impellente che non può più essere ignorata. Le leggi attuali hanno reso il lavoro precario, insicuro e impoverito, minando le basi stesse della dignità del lavoratore. Questo grido di allarme è stato lanciato da Vilma Gaillard, segretaria generale Cgil Valle d’Aosta, che ha presentato quattro referendum volti ad abolire normative che hanno eroso le protezioni dei lavoratori e li hanno resi sempre più vulnerabili, privati dei loro diritti e con la spada di Damocle del licenziamento costantemente sopra la testa.L’eccessiva precarietà sta condannando le nuove generazioni a cercare fortuna altrove, abbandonando il nostro Paese in cerca di migliori opportunità. È urgente investire nelle menti brillanti dei giovani, nel riconoscimento adeguato del loro lavoro e delle loro competenze. È fondamentale garantire anche ai cittadini stranieri nati, cresciuti, formatisi e impegnati nel lavoro nel nostro Paese le tutele normative necessarie per vivere con dignità e sicurezza.Non si tratta di invasione di campo, ma di un atto di civiltà: estendere i diritti e i doveri legati alla cittadinanza agli stranieri che scelgono l’Italia come loro casa. Il referendum propone di accorciare i tempi per ottenere la cittadinanza da 10 a 5 anni, riconoscendo così il contributo prezioso che gli stranieri apportano alla nostra società e all’economia nazionale. È un passo verso una maggiore inclusione sociale, una mossa verso un mondo del lavoro più equo e solidale per tutti coloro che chiamano l’Italia casa propria.