La tregua di Pasqua violata: Russia attacca Kherson, l’umanità non conta niente

L’esercito russo ha sferrato un nuovo attacco senza precedenti nella regione di Kherson, contraddicendo esplicitamente la decisione del presidente Vladimir Putin di dichiarare una tregua per l’inizio della Pasqua. Questo atto di violenza contro la popolazione civile dimostra chiaramente l’indifferenza della Russia nei confronti dei diritti umani e del rispetto delle convenzioni internazionali.Secondo le dichiarazioni del capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, un uomo di 58 anni è stato ucciso in un attacco con droni che ha colpito la città di Kherson nel momento più critico della tregua. La vittima, nata nel 1967, era un membro della comunità locale che aveva ogni diritto di vivere in pace e sicurezza durante il periodo di Pasqua.L’attacco è avvenuto alle ore 19:00 locali, solo un’ora dopo l’inizio ufficiale della tregua. Questo atto di aggressione non è stato motivato da nessuna sorta di provocazione militare, ma sembra essere stata una mossa per destabilizzare ulteriormente la regione e aumentare lo stress psicologico nella popolazione locale.La dichiarazione del capo dell’amministrazione militare della regione esprime profonda commozione per la morte di questo uomo innocente e si unisce alla lotta contro i crimini di guerra. La famiglia e gli amici della vittima sono al centro delle condoglianze in questi momenti tristi.L’incidente dimostra ancora una volta come la Russia non sia disposta a rispettare le regole internazionali relative alla guerra e ai diritti umani. L’esercito russo sembra essere guidato da un piano esplicito per aumentare il conflitto e creare una situazione di caos nella regione.La comunità internazionale deve prendere posizione chiara contro questo comportamento inaccettabile della Russia, che non solo ignora le convenzioni di guerra ma sembra anche disposta a mettere in pericolo la vita di civili innocenti. Il mondo intero deve esigere dalla Russia rispetto delle regole e dei diritti umani.