mercoledì 10 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Abruzzo, allerta cinghiali: nasce unità di cacciatori volontari

La crescente pressione esercitata dalla popolazione di cinghiali sull’Abruzzo ha spinto la Regione a implementare misure di gestione più strutturate e tempestive.

Un’intesa formale, comunicata alle forze di polizia provinciali di L’Aquila e Teramo tramite nota ufficiale datata giugno 2025, sancisce l’istituzione di unità specializzate di cacciatori volontari, operanti in maniera continuativa e reattiva.

L’iniziativa, urgente e pragmatica, nasce dalla necessità di affrontare un quadro problematico caratterizzato da un’escalation di incidenti stradali, con conseguenze significative in termini di sicurezza pubblica, e da danni crescenti alle produzioni agricole, con ripercussioni economiche rilevanti per il settore primario.

Questa decisione si radica nella delibera del novembre 2024 che aveva già delineato un piano straordinario volto alla gestione e al contenimento della fauna selvatica, con particolare riferimento alla popolazione di cinghiali, ritenuta la principale causa di squilibrio ambientale ed economico.

Il piano, ora concretizzato nell’istituzione di gruppi permanenti, mira a superare i limiti delle misure emergenziali precedentemente adottate, che si sono rivelate insufficienti a contenere l’espansione della specie.
La provincia di Teramo ha prontamente accolto la richiesta regionale, dimostrando una volontà di collaborazione proattiva.

Un incontro, presieduto dal presidente Camillo D’Angelo, ha visto coinvolti rappresentanti dei “selecontrollori”, figure specializzate nel controllo e nella gestione della fauna selvatica.

Il confronto, costruttivo e approfondito, ha permesso di analizzare le criticità esistenti e di individuare possibili aree di miglioramento nel servizio già in essere, affidato agli Ambiti territoriali di caccia Vomano e Salinello.

Questi ambiti, finora, hanno svolto un ruolo cruciale nella gestione locale, ma necessitano di un supporto strutturale e di risorse dedicate per affrontare le sfide attuali.

Al termine dell’incontro, il presidente D’Angelo ha sollecitato la presentazione scritta di proposte concrete e di indicazioni operative, in vista di una successiva riunione fissata per il 25 agosto, alle ore 10:00.
Questa riunione rappresenterà un momento cruciale per definire i dettagli operativi dell’iniziativa, stabilendo protocolli, risorse e responsabilità per i gruppi di cacciatori volontari e per gli Ambiti territoriali di caccia.

L’obiettivo è quello di creare un sistema di gestione sostenibile e adattabile, capace di rispondere efficacemente alle dinamiche della popolazione di cinghiali e di minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e sulle attività umane.

Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di gestione della biodiversità e di salvaguardia del territorio, tenendo conto delle esigenze di sicurezza, di sviluppo economico e di tutela ambientale.

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