Abruzzo: Assistenza Sanitaria Mobile Porta Cure nelle Aree Interne

Potenziamento dell’assistenza sanitaria in aree interne: un modello di prossimità in AbruzzoL’azienda sanitaria locale (ASL) di Teramo, in collaborazione strategica con il Consorzio Punto Europa (COME), i municipi coinvolti e il Consorzio di Cooperative Sociali Momiss, sta implementando un’iniziativa di portata significativa per il rafforzamento dell’assistenza sanitaria nelle aree interne della provincia.
Il progetto, che prevede l’espansione del servizio di ambulatori mobili, mira a superare le barriere geografiche e demografiche che tradizionalmente ostacolano l’accesso alle cure per le comunità sparse e spesso anziane e fragili residenti in queste zone montane.

La seconda fase del programma vedrà l’inclusione di quindici comuni aggiuntivi, portando il numero totale di comuni beneficiari a ben quindici.
Questa espansione testimonia l’efficacia e il valore intrinseco del modello di assistenza “on the move”, che si dimostra cruciale per garantire la continuità dell’assistenza e ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari.

Il fulcro del progetto risiede in tre camper attrezzati con strumentazione all’avanguardia, tra cui elettrocardiografi ed ecografi, e supportati dalla presenza di un medico dell’Unità di Continuità Assistenziale (UCA).

Questa combinazione di risorse tecnologiche e professionali consente di offrire un’ampia gamma di prestazioni sanitarie direttamente sul territorio, ottimizzando i tempi di risposta e personalizzando l’assistenza in base alle specifiche esigenze dei pazienti.
L’integrazione della telemedicina amplifica ulteriormente l’efficacia del servizio, facilitando la comunicazione con specialisti e la condivisione di dati clinici per una diagnosi più accurata e un trattamento più mirato.

La prima fase, avviata a gennaio 2024, ha già generato risultati incoraggianti, con un totale di 17.320 prestazioni erogate in due anni.
Questi dati, che comprendono un numero significativo di prelievi ematici, rilevazioni dei parametri vitali e prenotazioni CUP, evidenziano la reale domanda di servizi sanitari di base nelle aree interne e la capacità del progetto di rispondere efficacemente a questa esigenza.
Il progetto si distingue per il suo approccio partecipativo e integrato.

Il coinvolgimento attivo dei municipi, che hanno destinato fondi Snai per sostenere l’iniziativa, dimostra l’importanza della collaborazione tra istituzioni per affrontare le sfide legate alla salute delle comunità montane.

Il Consorzio Momiss, con la sua esperienza nella gestione di servizi socio-sanitari, assicura la presenza di operatori qualificati e infermieri a supporto del medico.

Durante la conferenza stampa di presentazione della seconda fase, il direttore generale dell’ASL di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha sottolineato come l’iniziativa abbia già contribuito a portare l’assistenza sanitaria “più vicino al domicilio del cittadino”, soprattutto per le persone anziane e vulnerabili che spesso incontrano difficoltà nel raggiungere i presidi sanitari tradizionali.

La sfida principale rimane quella di superare le difficoltà legate alla viabilità montana, che rende spesso necessario percorrere lunghe distanze per accedere ai servizi sanitari.

Il modello degli ambulatori mobili, dunque, rappresenta una soluzione pragmatica ed efficace per mitigare questi ostacoli e garantire un livello di assistenza equo e accessibile a tutti i residenti delle aree interne.
La sostenibilità del progetto, nel lungo termine, dipenderà dalla costante valutazione dei risultati e dalla capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze della popolazione.

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