Nel corso del 2024, l’attività sinergica delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA) dei Carabinieri in Abruzzo e Molise ha delineato un quadro complesso e preoccupante per la salvaguardia del patrimonio naturale e agroalimentare regionale. La presentazione al Ministero dell’Agricoltura, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida, ha evidenziato un impegno significativo, tradotto in oltre 42.000 controlli mirati, focalizzati non solo sulla repressione di reati, ma anche sulla prevenzione e sull’educazione ambientale.I dati raccolti rivelano un’incidenza elevata di illeciti in diverse aree critiche. In ambito di tutela del territorio, sono stati accertati 884 illeciti, spesso legati a pratiche abusive edilizie, alterazioni del paesaggio e sfruttamento illegale di risorse naturali. Le 346 denunce conseguenti testimoniano la gravità di queste infrazioni, mentre le sanzioni pecuniarie, che superano i 617.000 euro, rappresentano un segnale tangibile della determinazione delle autorità nel contrasto a queste attività.La tutela della fauna e della flora, ecosistemi fragili e vitali per la biodiversità regionale, ha visto emergere 1.117 illeciti, che spaziano dalla caccia illegale al bracconaggio, fino alla raccolta indiscriminata di specie protette e al danneggiamento degli habitat naturali. Il numero di denunce, sebbene inferiore a quello degli illeciti rilevati, rimane significativo, indicando un quadro di pressione antropica costante su queste risorse. L’ammontare delle sanzioni, pari a 312.789 euro, sottolinea l’importanza di un approccio rigoroso per la conservazione di questi beni comuni.La salvaguardia dell’ambiente, in senso lato, ha richiesto un impegno esteso, con 255 illeciti accertati, che includono sversamenti di rifiuti industriali, inquinamento delle acque, gestione illegale di rifiuti speciali e violazioni delle normative in materia di emissioni inquinanti. Il numero elevato di denunce (467) suggerisce una problematica diffusa, che richiede un’azione coordinata a livello istituzionale e una maggiore sensibilizzazione da parte dei cittadini e delle imprese. L’entità delle sanzioni, che si avvicina ai 430.000 euro, riflette la gravità dei danni ambientali causati da queste attività.Infine, il settore agroalimentare, cruciale per l’identità regionale e per la salvaguardia delle tradizioni enogastronomiche, ha visto emergere 49 illeciti, legati alla contraffazione di prodotti tipici, all’utilizzo di ingredienti non conformi e alla violazione delle norme igienico-sanitarie. Le nove denunce e le sanzioni per oltre 111.000 euro evidenziano la necessità di un controllo rigoroso per tutelare la qualità e l’autenticità dei prodotti regionali, preservando il valore economico e culturale di questo settore strategico.L’attività delle CUFAA rappresenta un pilastro fondamentale per la protezione del territorio abruzzese e molisano, ma i dati presentati sottolineano la persistenza di problemi strutturali e la necessità di un impegno costante e rafforzato, volto a promuovere la sostenibilità ambientale, la legalità e la valorizzazione del patrimonio culturale e agroalimentare regionale. Un approccio integrato, che coinvolga istituzioni, cittadini e imprese, è essenziale per garantire un futuro prospero e resiliente per queste aree.
Abruzzo e Molise: Allarme CUFAA, migliaia di illeciti ambientali e agroalimentari
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