Il Consiglio regionale dell’Abruzzo si appresta ad affrontare un dibattito di cruciale importanza con una seduta urgente convocata per giovedì 19 giugno. All’ordine del giorno figura la delicata questione del fine vita, con l’esame del progetto di legge riguardante le procedure e i tempi per l’assistenza sanitaria regionale in caso di suicidio medicalmente assistito. La discussione, promossa attraverso un’iniziativa popolare, ha subito una precedente disamina il 26 giugno 2024, senza giungere a una decisione formale. La convocazione urgente è motivata dalla scadenza dei termini previsti dalla normativa regionale, che impongono una pronuncia definitiva entro dodici mesi dall’iscrizione del progetto.Questa procedura d’urgenza è un riflesso del sistema legislativo abruzzese, che include disposizioni specifiche per referendum abrogativi, consultivi e per le iniziative legislative popolari. L’iniziativa, infatti, risponde a un interesse diffuso e radicato nella comunità abruzzese, evidenziando la sensibilità verso le scelte individuali in momenti di sofferenza estrema e la necessità di garantire un quadro normativo chiaro e rispettoso della dignità umana.La decisione di indire la seduta è stata assunta dalla Conferenza dei Capigruppo, presieduta dal Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, sottolineando l’importanza strategica del tema e la necessità di una trattazione tempestiva. Il dibattito si preannuncia complesso e articolato, toccando questioni etiche, giuridiche, mediche e sociali. Si tratta di un’occasione per il Consiglio regionale di confrontarsi con le istanze di una parte della popolazione e di elaborare una risposta legislativa che bilanci i diritti individuali, la tutela della vita e la responsabilità collettiva. La decisione finale avrà implicazioni profonde sul sistema sanitario regionale e sul diritto alla scelta del paziente, sollevando interrogativi cruciali sulla libertà di coscienza, l’accompagnamento alla fine della vita e la necessità di garantire un supporto adeguato a chi sceglie questa via, nonché alle loro famiglie.
Abruzzo, il Consiglio Regionale affronta il nodo del fine vita
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