Abruzzo, un quadro complesso di benessere: l’analisi della Qualità della Vita secondo il Sole 24 OreL’Abruzzo emerge con un profilo articolato nel tradizionale rapporto sulla Qualità della Vita del Sole 24 Ore, un’indagine capillare che, giunta alla sua trentaseiesima edizione, tenta di quantificare il benessere diffuso nei territori italiani attraverso l’esame di novanta indicatori chiave.
Lungi da una semplice fotografia, il rapporto offre uno strumento per comprendere le dinamiche socio-economiche che plasmano la vita quotidiana degli abruzzesi, evidenziando punti di forza e aree di criticità.
La provincia di Pescara si distingue come miglior performer, guadagnando quindici posizioni in classifica e raggiungendo il quarantesimo posto nazionale.
Questo significativo balzo in avanti è sostenuto da un primato eclatante: l’offerta culturale pro capite, con un numero di spettacoli per ogni mille abitanti che la pone al vertice della penisola.
Tuttavia, questa eccellenza contrasta con una performance meno brillante nel digital divide, con un posizionamento al centocinquesimo posto per i Comuni dotati di servizi per le famiglie accessibili interamente online.
L’ulteriore approfondimento rivela un miglioramento sostanziale nel capitolo Demografia e società (ventinovesimo posto), mentre la provincia registra un preoccupante arretramento nel cruciale ambito Giustizia e sicurezza, un segnale che necessita di un’analisi approfondita e di interventi mirati.
Chieti, seconda provincia abruzzese per popolazione, si posiziona al sessantaduesimo posto nazionale, con una crescita di nove posizioni.
L’area si distingue per un’elevata concentrazione di Medici di medicina generale, un indicatore che riflette la capacità di garantire l’assistenza sanitaria di base.
Il territorio è tuttavia penalizzato da un allarmante tasso di infortuni sul lavoro mortali e con inabilità permanente, una criticità che impone un rafforzamento delle misure di sicurezza e di prevenzione.
La provincia mostra segnali positivi in Ambiente e servizi e Demografia e società, ma una contrazione nel settore Ricchezza e consumi, suggerendo potenziali difficoltà per le famiglie in termini di potere d’acquisto.
L’Aquila, provincia storica e resiliente, ottiene un punteggio di 514,99 punti, collocandosi al sessantanovesimo posto nazionale.
Un elemento distintivo è il primato come terza area italiana per superficie di Aree protette, un patrimonio ambientale di inestimabile valore.
Tuttavia, la provincia rivela una debole capacità di riscossione dei Comuni e, soprattutto, un crollo drammatico nell’ambito Giustizia e sicurezza, un campanello d’allarme che richiede interventi urgenti.
Anche l’andamento negativo in Affari e lavoro, con una diminuzione di ventotto posizioni, desta preoccupazione.
La crescita nel tempo libero e cultura è un barlume di speranza.
Il Teramano, con un punteggio di 515,87, si colloca al centoquarto posto nazionale, penalizzato da un elevato tasso di infortuni sul lavoro.
La provincia si distingue per la capacità di generare mensilità di stipendio adeguate all’acquisto di una casa, un dato che denota un certo benessere economico, sebbene fragile.
Il crollo in Ambiente e servizi, con una perdita di trentasei posizioni, impone una revisione delle politiche ambientali e della gestione dei rifiuti.
L’indagine, basata su una vasta gamma di parametri – che vanno dall’analisi della ricchezza e dei consumi alla valutazione dell’efficienza del sistema giudiziario, passando per l’offerta di servizi e la tutela dell’ambiente – fornisce un quadro complesso e sfaccettato.
A livello nazionale, le province del Nord, in particolare Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, continuano a guidare la classifica, evidenziando le disparità regionali che ancora caratterizzano il panorama italiano.
L’Abruzzo, con le sue specificità e le sue contraddizioni, si inserisce in questo contesto, offrendo spunti di riflessione e stimoli per politiche mirate a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.






