L’attesa si è dissolta in un tripudio di luce, natura e arte ad Assisi, segnando l’apertura dei festeggiamenti natalizi nel cuore del complesso francescano.
Tre eventi simbolici si sono fusi in un’unica esperienza coinvolgente: l’inaugurazione del videomapping sulla facciata della Basilica Superiore, l’accensione dell’imponente albero di Natale in piazza Inferiore e la benedizione del presepe monumentale, testimonianza di un legame profondo tra fede, tradizione e contemporaneità.
Il videomapping, un’esplosione di immagini e suoni, ha trasformato la facciata della Basilica in una tela luminosa.
Le proiezioni, elaborate con maestria, hanno narrato un viaggio visivo attraverso la storia e l’arte di Assisi, esplorando il tema universale della pace attraverso una chiave di lettura contemporanea.
Le figure di San Francesco, i monumenti simbolo della città e opere d’arte iconiche si sono fusi in una danza di luce, creando un’atmosfera suggestiva e carica di significato.
Questo spettacolo non è solo un evento natalizio, ma un ponte verso il futuro, un’anticipazione del grande ottavo centenario della morte di San Francesco, una ricorrenza che nel 2026 richiamerà l’attenzione del mondo intero sull’eredità spirituale e culturale dell’umano ponte tra Dio e l’uomo.
L’iniziativa, realizzata da Enel X con il supporto del Comune di Assisi, si configura come un esempio virtuoso di come l’innovazione tecnologica possa essere al servizio della cultura e della comunità.
Parallelamente, l’illuminazione di un maestoso cedro dell’Atlante glauco, alto circa 13 metri e proveniente dall’Aquila, ha illuminato piazza Inferiore.
L’albero, un dono prezioso e un simbolo di rinascita, è stato trasportato con cura e rispetto per l’ambiente, grazie alla collaborazione dei vigili del fuoco dell’Aquila, che hanno garantito un trasporto sicuro e sostenibile, minimizzando l’impatto sul paesaggio e sulla biodiversità.
L’albero di Natale, con le sue palline dedicate ai benefattori che sostengono le famiglie in difficoltà, incarna un gesto di solidarietà e di condivisione, un messaggio di speranza per chi si trova in condizioni di bisogno.
Infine, la benedizione del presepe monumentale, un’opera d’arte realizzata tra il 1965 e il 1975 dai docenti e dagli allievi del liceo artistico F.
A.
Grue di Castelli (Teramo), ha concluso il triduo di eventi inaugurali.
Il presepe, un tesoro di sculture in argilla refrattaria, testimonia l’importanza della tradizione ceramica abruzzese e il percorso creativo di una scuola che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’artigianato artistico italiano.
Le figure, realizzate con maestria e passione, narrano la storia della Natività, invitando alla riflessione sul significato profondo del Natale e sul messaggio di pace e amore che San Francesco ha lasciato al mondo.
La presenza delle autorità, tra cui la presidente della Regione Umbria e l’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, ha sottolineato il valore di un Natale condiviso tra due regioni, unite dal legame spirituale con San Francesco e dalla volontà di promuovere valori di solidarietà e speranza.






