giovedì 28 Agosto 2025
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Comune di L'Aquila

Casa delle Donne: Un Faro di Speranza a Città Sant’Angelo

A Città Sant’Angelo sorge ora un faro di speranza e sicurezza: la Casa delle Donne, un’oasi di protezione destinata a donne e bambini vittime di violenza.

L’inaugurazione, alla presenza di autorità civili e religiose – il sindaco Matteo Perazzetti, il prefetto Flavio Ferdani, il vicario del questore Carlo Solimene, l’onorevole Guerino Testa, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e la presidente dell’associazione Ananke, Daniela Gagliardone – segna un passo significativo nella lotta contro un fenomeno sociale complesso e doloroso.
La struttura, che si distingue per la sua posizione discreta, protetta dalla riservatezza per salvaguardare l’inviolabilità e la tranquillità delle ospiti, è il risultato di un intervento di recupero immobiliare di profondo significato simbolico e pratico.

L’edificio, precedentemente adibito a scopi illeciti e confiscato alla criminalità organizzata, è stato restituito alla collettività attraverso un progetto di riqualificazione sostenuta da finanziamenti Pnrr, dimostrando come il bene pubblico possa riappropriarsi di spazi che erano stati sottratti alla legalità e alla giustizia sociale.
L’opera di ristrutturazione non si è limitata al semplice adeguamento strutturale, ma ha abbracciato un approccio olistico che mira a creare un ambiente accogliente e funzionale.
Sono state implementate soluzioni di efficientamento energetico, abbattimento delle barriere architettoniche per garantire l’accessibilità a tutti e sistemi avanzati di sicurezza, a testimonianza di un’attenzione scrupolosa al benessere psicofisico delle ospiti.
L’arredamento, in fase di completamento, contribuirà a creare un’atmosfera familiare e rassicurante.
La Casa delle Donne offre un’accoglienza di emergenza continua, disponibile 24 ore su 24, che comprende l’erogazione di beni di prima necessità e supporto alimentare.
Questa fase di transizione, pur essendo temporanea, è cruciale per fornire un punto di stabilità e sicurezza mentre si ricercano soluzioni abitative più durature e si avviano percorsi di reinserimento sociale e professionale.
L’obiettivo è fornire non solo un rifugio fisico, ma anche un sostegno psicologico e legale per favorire la ricostruzione personale e familiare.
Come ha sottolineato il sindaco Perazzetti, si consegna alla comunità non solo una struttura, ma un investimento di speranza, un presidio di legalità che promuove una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Il vicesindaco Lucia Travaglini ha espresso la soddisfazione dell’amministrazione per questo progetto, frutto di un impegno pluriennale, riconoscendone il valore di “rifugio e punto di partenza” per chi necessita di aiuto, un luogo dove ritrovare la fiducia e immaginare un futuro libero dalla violenza.
L’iniziativa rappresenta un tassello fondamentale in una strategia più ampia che mira a prevenire, contrastare e supportare le vittime di violenza, promuovendo una società più giusta e inclusiva.

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