Il 5 luglio prossimo, Piazza Duomo de L’Aquila si appresta ad accogliere un evento di profondo significato storico e simbolico: la solenne cerimonia di consegna del cappello alpino a un centinaio e trenta giovani Volontari in Ferma Iniziale (VFI) dell’Esercito Italiano. L’evento, più che una semplice formalità, rappresenta il culmine di un percorso di formazione intenso e rigoroso, condotto dal rinomato Centro Addestramento Alpino di Aosta, un’istituzione che custodisce e tramanda le competenze e i valori dell’Alpinità Militare.La cerimonia, preceduta da giorni di celebrazioni e incontri, si radica in una tradizione secolare. Il cappello alpino, con la sua inconfondibile penna, non è solo un copricapo, ma un emblema di coraggio, resilienza e legame con la montagna. La sua forma, evoluta nel tempo, affonda le radici in un’epoca antecedente alla Prima Guerra Mondiale, periodo in cui l’Alpinità Militare assumeva un ruolo cruciale nella difesa del territorio nazionale. Ogni cappello sarà consegnato da un Alpino in congedo, un gesto di passaggio del testimone che sancisce l’ingresso di questi giovani soldati nella comunità alpina, custode di un patrimonio immateriale di inestimabile valore.L’Aquila, città profondamente segnata da eventi storici e naturale, si erge come scenario ideale per questa celebrazione. La presenza del 9° Reggimento della Brigata Alpina Taurinense e la vibrante attività della Sezione Abruzzo dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), con i suoi diecimila soci, testimoniano la forte identità alpina che permea il territorio. L’evento, patrocinato da Regione Abruzzo, Provincia e Comune, si inserisce in un programma più ampio di iniziative volte a valorizzare la montagna, il suo patrimonio culturale e le sue tradizioni.Il programma, presentato a Palazzo Margherita, prevede una serie di appuntamenti dedicati all’approfondimento della cultura alpina e all’incontro tra le nuove generazioni e i veterani. Il 1° luglio, i VFI avranno l’opportunità di confrontarsi con i soci ANA presso l’auditorium Renzo Piano, mentre il 2 e il 3 luglio, il centro cittadino ospiterà “Incroci di Montagna”, incontri ravvicinati con due Alpini della Sezione Militare di Alta Montagna, figure chiave nella formazione e nell’addestramento dei soldati.Parallelamente, i giovani soldati saranno impegnati nelle fasi conclusive del loro addestramento, culminanti con un’ascensione sul Gran Sasso, simbolo della maestosità e della sfida della montagna, e una marcia lungo il suggestivo sentiero di San Gabriele. Il concerto della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, previsto il 4 luglio in piazza Duomo, suggellerà la settimana di celebrazioni con un omaggio musicale alla tradizione alpina.Il capitano Alessandro Marino, comandante della 43a compagnia del battaglione Aosta, ha illustrato il percorso formativo dei VFI, un iter complesso e articolato che combina competenze di fuciliere, abilità sciistiche e alpinistiche e tecniche di combattimento in montagna. Il nome “Solarolo III”, attribuito al corso, ricorda una vetta cruciale nella storia del battaglione, teatro di un atto di valore che gli valse la medaglia d’oro al Valor Militare durante la Prima Guerra Mondiale. Questo evento rappresenta un’occasione unica per celebrare l’impegno e la dedizione di questi giovani soldati, per rafforzare il legame tra l’Esercito Italiano e il territorio abruzzese, e per tramandare alle future generazioni i valori di coraggio, onore e spirito di corpo che da sempre contraddistinguono l’Alpinità Militare. Come sottolineato dal sindaco Biondi, l’accoglienza di questi militari, delle loro famiglie e dell’intera comunità alpina è un onore per la città, un tributo a un patrimonio straordinario di valori e tradizioni che si intreccia profondamente con la storia d’Italia e con l’identità de L’Aquila.
Cerimonia Alpina: Giovani Soldati Onorano L’Aquila
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