La domenica abruzzese si è tinta di emergenza per il personale del 118 di Pescara, impegnato in due interventi cruciali che hanno messo a dura prova la tempestività e l’efficacia del sistema di soccorso.
Le vicende, distinte geograficamente e per natura, hanno offerto un vivido spaccato delle sfide quotidiane affrontate dagli operatori sanitari.
Il primo episodio, avvolto nella suggestiva cornice dell’area vestina, a Civitella Casanova, ha visto un uomo di 55 anni precipitare in una condizione di grave pericolo a seguito di una puntura di calabrone.
L’evento, apparentemente banale, ha innescato una reazione allergica sistemica, uno shock anafilattico potenzialmente letale.
La rapidità con cui la vittima è salita in auto, nel tentativo forse di raggiungere autonomamente soccorso, ha complicato ulteriormente la situazione, accelerando la progressione della crisi emodinamica.
La diagnosi di shock anafilattico, basata sulla sintomatologia acuta – cianosi, ipotensione, difficoltà respiratorie – ha richiesto un intervento immediato e mirato.
L’ambulanza di Civitella Casanova è stata la prima linea di difesa, ma la gravità del quadro clinico ha imposto un trasferimento urgente in elisoccorso, verso l’ospedale di Pescara.
L’attivazione dell’elisoccorso, un elemento chiave del sistema di soccorso avanzato, ha permesso di superare le barriere geografiche e di ottimizzare i tempi di trasporto verso un centro ospedaliero dotato di risorse specialistiche e di personale qualificato in grado di gestire un evento allergico così acuto.
La prontezza e la competenza del personale del 118 hanno evitato l’esito peggiore, testimoniando l’importanza cruciale della formazione continua e dell’organizzazione del sistema di soccorso.
Parallelamente, nella Val Pescara, a Moscufo, un uomo di 54 anni ha subito ustioni significative durante un tentativo di accensione di un barbecue.
Un evento improvviso e inaspettato, la fiammata lo ha colpito al torace, provocando lesioni di secondo grado.
Le ustioni di secondo grado, caratterizzate dalla presenza di vesciche e dolore intenso, richiedono un trattamento specialistico per prevenire infezioni e favorire una corretta guarigione.
La stabilizzazione sul posto da parte dei sanitari del 118 è stata essenziale per contenere l’estensione del danno e preparare il paziente al trasporto.
Anche in questo caso, l’intervento dell’elisoccorso ha garantito un trasferimento rapido e sicuro all’ospedale ‘Spirito Santo’, consentendo l’accesso immediato a cure avanzate e a un team di specialisti in terapia del dolore e gestione delle ustioni.
Questi due episodi, seppur distinti, sottolineano la complessità del lavoro del 118 e l’importanza di un sistema di soccorso integrato, capace di rispondere efficacemente a una vasta gamma di emergenze, dalla reazione allergica grave alle lesioni traumatiche.
L’utilizzo strategico di risorse come l’elisoccorso, la formazione specialistica del personale e la collaborazione tra diverse strutture sanitarie sono elementi imprescindibili per garantire la massima probabilità di sopravvivenza e di un recupero ottimale per i pazienti.