Un’ordinanza urgente è stata emanata dal Comune di Fossacesia (Chieti), impattando direttamente sulla vita quotidiana dei residenti della frazione Villa Scorciosa. Il provvedimento, che sospende temporaneamente l’utilizzo dell’acqua del rubinetto per scopi essenziali come il consumo umano, la preparazione di cibo e bevande, si configura come una risposta immediata ad un’emergenza igienico-sanitaria.La decisione non è frutto di una scelta arbitraria, ma è basata sui risultati allarmanti di indagini approfondite. Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL Lanciano Vasto Chieti, a seguito di analisi eseguite dall’ARPA Abruzzo, ha segnalato la presenza di coliformi in concentrazioni che superano significativamente i limiti stabiliti dalla normativa. Questa contaminazione, potenzialmente indicativa di un’alterazione della purezza microbiologica, solleva preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.La gravità della situazione ha richiesto un intervento tempestivo da parte dell’amministrazione comunale, che ha immediatamente attivato la società Sasi spa, l’ente gestore del servizio idrico, con l’incarico di intraprendere azioni correttive urgenti. Questi interventi non si limitano al ripristino della qualità dell’acqua, ma includono anche un’indagine approfondita per identificare le cause alla radice della contaminazione. Si rende necessario, pertanto, un’analisi meticolosa dei sistemi di distribuzione, delle sorgenti e delle infrastrutture idriche per escludere potenziali fonti di inquinamento, che potrebbero derivare da infiltrazioni, malfunzionamenti o anomalie nei processi di potabilizzazione.Parallelamente, è stata disposta una verifica puntuale e sistematica dei parametri microbiologici dell’acqua, con campionamenti frequenti e controlli rigorosi per monitorare l’efficacia delle misure correttive. L’ordinanza comunale, che impone un divieto di utilizzo dell’acqua fino a nuove disposizioni, rappresenta una misura precauzionale volta a proteggere la salute dei cittadini e a garantire che l’acqua distribuita sia sicura per il consumo. La revoca del divieto dipenderà da un esito positivo delle verifiche e dalla certezza del ripristino completo della qualità dell’acqua, con la garanzia che il rischio di contaminazione sia stato efficacemente eliminato. Il Comune si impegna a informare tempestivamente la popolazione non appena la situazione sarà risolta e l’acqua potrà essere riutilizzata in sicurezza.