martedì 9 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Fontane dell’Aquila: un restauro che diventa esperienza condivisa.

Il progetto di restauro delle fontane monumentali dell’Aquila si configura come un’audace sperimentazione urbana, trascendendo la mera conservazione per aspirare a diventare un vero e proprio fulcro di apprendimento e dialogo comunitario.
Presentato ufficialmente dalla Fondazione Carispaq, in sinergia con il programma di valorizzazione della Torre Civica di Palazzo Margherita, questo intervento si distingue per un approccio innovativo che integra la rigenerazione del patrimonio architettonico con l’educazione pubblica e la partecipazione attiva dei cittadini.

L’architetto Federico Santoro, ideatore del progetto, ha concepito un modello di restauro dinamico, in cui i cantieri stessi si trasformano in laboratori a cielo aperto.

Strutture temporanee, progettate per essere parte integrante dell’esperienza di riqualificazione, consentiranno l’osservazione diretta delle operazioni di restauro in determinate fasi del processo.
Questo approccio mira a demistificare il lavoro del restauratore, offrendo una finestra privilegiata sulle tecniche, le sfide e le scelte che guidano il recupero di un bene culturale.

L’intervento interesserà cinque monumentali fontane, custodi di memorie e simboli identitari per l’Aquila: le due fontane di Piazza Duomo, testimoni silenziose della storia cittadina; la fontana di Piazza San Marciano, elemento cruciale dell’impianto urbanistico; la fontana di San Pietro a Coppito, immersa nel contesto paesaggistico circostante; e la fontana di Piazza Santa Margherita dei Gesuiti, scrigno di sculture e decorazioni che ne narrano la ricchezza storica.
L’obiettivo primario è il recupero integrale dei manufatti, riportandoli ad uno stato conservativo e estetico che ne rispetti l’autenticità.

Questo implica un’analisi approfondita dei materiali originali, la rimozione di sovrapposizioni successive e l’impiego di tecniche di restauro compatibili con la storia e la fragilità delle superfici lapidee, degli apparati decorativi e delle componenti funzionali.
Il progetto non si limita alla mera pulizia o riparazione; si propone di ricostruire una comprensione più profonda del valore intrinseco di questi monumenti, considerando le loro implicazioni artistiche, tecniche e sociali.

L’iniziativa si colloca all’interno di un piano più ampio di riqualificazione delle piazze aquilane, un’operazione strategica promossa dal Comune in stretta collaborazione con la Soprintendenza.

Questo programma, oltre al restauro delle fontane, mira a restituire alle piazze la loro funzione di luoghi di aggregazione sociale e di espressione culturale, promuovendo un senso di appartenenza e di orgoglio civico.

Il progetto delle fontane, in questo contesto, si configura come un tassello fondamentale, capace di generare un impatto positivo sull’intera comunità e di contribuire alla rinascita estetica e culturale dell’Aquila.

L’aspettativa è che questo modello di restauro partecipativo possa diventare un esempio virtuoso di come il patrimonio culturale possa essere un motore di sviluppo sociale ed economico.

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