Nell’ambito degli Stati Generali del Mezzogiorno, Forza Italia ha avviato un’iniziativa di ampio respiro volta a comprendere le dinamiche socio-economiche che caratterizzano il Sud Italia. L’iniziativa, concretizzata attraverso incontri territoriali, mira a raccogliere le istanze dirette dei cittadini, veicolate dai loro rappresentanti eletti, con l’obiettivo di formulare un documento programmatico dettagliato destinato all’attenzione del Governo Meloni, dei Ministeri competenti e dell’intero apparato governativo.La volontà espressa dal responsabile nazionale del Dipartimento Sud di Forza Italia, il deputato Francesco Cannizzaro, trascende la mera retorica politica. Si tratta di un impegno concreto a riavvicinare la politica alla realtà del territorio, superando la tendenza a comunicazioni unidirezionali e impersonali. L’ascolto, inteso come fulcro della politica, deve tradursi in una comprensione profonda delle problematiche e delle aspirazioni delle comunità meridionali, per poter definire politiche mirate ed efficaci.Nonostante i segnali positivi derivanti dai dati economici e statistici, che indicano una crescita del PIL meridionale mai vista in passato, la questione meridionale, nella sua complessità, persiste. Il divario storico tra Nord e Sud rimane una sfida strutturale, radicata in disparità infrastrutturali, carenze nell’istruzione, difficoltà di accesso al credito e un tessuto imprenditoriale spesso fragile. L’azione del Governo, attraverso misure concrete come la Zona Economica Speciale unica, la riforma dei fondi di coesione, il progetto del Ponte sullo Stretto e la volontà di estendere la rete ferroviaria Alta Velocità, rappresenta un segnale di attenzione verso il Sud. Tuttavia, l’efficacia di queste iniziative dipende dalla capacità di adattarle alle specificità di ciascun territorio, cogliendo le peculiarità e le esigenze locali. Il percorso di ascolto promosso da Forza Italia, che ha già coinvolto Molise e Abruzzo, con tappe successive in Sicilia, Sardegna e Calabria, si configura come uno strumento cruciale per orientare le scelte di politica economica e sociale. L’obiettivo non è semplicemente raccogliere lamentele, ma identificare soluzioni innovative e sostenibili, che favoriscano la crescita inclusiva, la creazione di opportunità di lavoro e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del Sud Italia. Si tratta di un’occasione per ripensare il modello di sviluppo, promuovendo un’economia più resiliente, diversificata e capace di competere a livello globale, senza perdere di vista l’identità e le tradizioni che rendono unico il Mezzogiorno.