Giovani Ceramisti Italiani: Un Inno alla Creatività a Castelli

Il Premio GXC Next Generation, fiore all’occhiello della rassegna Art In Act 012, ha celebrato l’emergere di giovani ceramisti italiani di talento, un vero e proprio inno alla creatività giovanile nel campo dell’arte ceramica.

Allestita nella suggestiva cornice di Villa Paris, l’evento ha visto la premiazione di opere realizzate da studenti under 20, provenienti da sette prestigiosi istituti d’arte sparsi in tutta la penisola: il rinomato Liceo Artistico di Brera a Milano, l’Istituto Osvaldo Licini di Porto San Giorgio e la sua sede distaccata di Fermo, il Liceo Nicola da Guardiagrele di Chieti, l’Istituto Giuseppe De Fabris di Nove Vicentina, il Torricelli Ballardini di Faenza e, naturalmente, l’istituto Francesco Antonio Grue, cuore pulsante della tradizione ceramica di Castelli.

La competizione, che ha visto la partecipazione di sessanta giovani artisti, ha premiato non solo l’abilità tecnica, ma anche la capacità di interpretare la ceramica come linguaggio espressivo innovativo e contemporaneo.
Greta Buccarello, con la sua suggestiva opera “Metamorfosi”, ha conquistato il Premio alla memoria di Serafino Mattucci, ottenendo il punteggio più alto (290 voti) e dimostrando una profonda sensibilità verso l’identità ceramica del territorio di Castelli.
L’opera di Buccarello, un’esplorazione visiva e concettuale sulla trasformazione e il divenire, ha saputo catturare l’attenzione della giuria e del pubblico, testimoniando una maturità artistica sorprendente.

Il Premio alla memoria di Giancarlo Sciannella è stato attribuito a Mattia Di Naccio, per “Mollatemi”, un’opera che si distingue per l’audacia concettuale e l’originalità dell’approccio.
La creazione di Di Naccio, valutata con 281 voti, ha rivelato una capacità dirompente nell’utilizzo della materia ceramica, con un concept stimolante e provocatorio.

Francesco Lucca, con “Hellbor”, si è aggiudicato il premio della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, grazie all’eccellenza tecnica e all’integrazione di nuove tecnologie nel processo creativo.

L’opera di Lucca, che ha ottenuto 264 voti, testimonia un approccio all’avanguardia, che coniuga tradizione e innovazione.

La giuria, presieduta dal rinomato gallerista e critico d’arte Jean Blanchaert, e composta da figure di spicco nel panorama artistico e didattico italiano come Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Carla Marotta, ex dirigente scolastico del Liceo F.

A.

Grue di Castelli, Maria Lucrezia Di Bonaventura della Fondazione Cingoli, Vincenzo Piero Di Felice, presidente della Fondazione Tercas e Antonella Ballone, presidente della Cciaa del Gran Sasso, ha voluto sottolineare l’importanza di questi giovani talenti, riconoscendo loro un futuro promettente.

Blanchaert ha espresso grande entusiasmo per la passione e la determinazione dimostrate dai ragazzi, sottolineando come la loro visione artistica sia integrata da una straordinaria abilità manuale e da una volontà di superare i confini della tradizione.
Questi giovani ceramisti rappresentano un patrimonio culturale da proteggere e valorizzare, un investimento nel futuro dell’arte italiana.

L’evento, patrocinato da istituzioni di rilievo come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo, il Comune di Roseto degli Abruzzi, il Comune di Castelli e il MIMuseo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, offre al pubblico l’opportunità di ammirare queste opere fino al 31 ottobre, un’occasione imperdibile per scoprire il nuovo volto della ceramica italiana.

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