sabato 6 Settembre 2025
27.8 C
Comune di L'Aquila

Incendio a Vasto: Tempesta d’acqua e uomini evitano il disastro

Un allarme che ha scosso il litorale vastese: ieri pomeriggio, durante un’attività di controllo e monitoraggio finalizzata alla sicurezza “Mare e Laghi Sicuri”, i militari della Guardia Costiera hanno rilevato un focolaio in rapida espansione, diretto verso la preziosa riserva naturale di Punta Aderci, in prossimità della spiaggia di Motta Grossa.

La tempestività dell’intervento è stata cruciale per scongiurare una catastrofe ambientale di proporzioni ben maggiori.
La sala operativa, attivata immediatamente, ha coordinato una risposta articolata che ha visto l’immediato dispiegamento del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Chieti, con sede a Vasto, e del personale della Protezione Civile di Pescara.
L’entità del pericolo, suggerita dalla velocità di propagazione delle fiamme e dalla direzione verso un’area di elevato valore ecologico, ha reso necessario un potenziamento significativo delle risorse.

In un’azione che ha testimoniato la capacità di coordinamento tra diverse forze, si è resa necessaria l’intervento di un elicottero Lince Rossa della Protezione Civile, proveniente da Pescara, per una visione aerea e per il supporto nelle operazioni.
Successivamente, per affrontare un incendio di tale ampiezza, è stato mobilitato anche un Canadair 21, decollato da Roma, un mezzo aereo specializzato nel trasporto di enormi quantità d’acqua per il controllo delle fiamme.

La Guardia Costiera, con il suo battello GC B14, ha svolto un ruolo fondamentale, assicurando un perimetro di sicurezza indispensabile per consentire alle unità aeree di prelevare l’acqua in totale sicurezza e minimizzando i rischi per la navigazione.
Per garantire questo, è stata istituita un’interdizione temporanea della navigazione nell’area direttamente interessata dall’incendio.
Dopo circa tre ore di intenso lavoro, l’incendio è stato domato grazie alla sinergia tra le istituzioni coinvolte e alla rapidità di risposta dimostrata.
Nonostante la riuscita dell’operazione, le fiamme hanno devastato un’area di circa due ettari, compromettendo principalmente la vegetazione bassa, la sterpaglia e i canneti, ecosistemi fragili e vitali per la biodiversità locale.
Attualmente, sono in corso indagini per accertare le cause dell’evento, che potrebbero essere di natura accidentale o dolosa.

Fortunatamente, l’intervento tempestivo ha evitato feriti o inquinamenti delle acque marine, limitando i danni a quelli purtroppo visibili sul territorio.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di una preparazione adeguata per la prevenzione e la gestione degli incendi, soprattutto in aree a elevato rischio come le zone costiere e le riserve naturali.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -