giovedì 11 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Incendio in Abruzzo: fiamme a Chieti, in campo Canadair e linea idraulica

Un incendio di vaste proporzioni, alimentato da condizioni meteorologiche avverse e da un’accumulazione significativa di biomassa secca, sta impegnando le risorse antincendio in provincia di Chieti, interessando i comuni di Schiavi di Abruzzo e Castiglione Messer Marino.
La complessa operazione di spegnimento, che si protrae da diverse ore, coinvolge un coordinamento sinergico tra forze regionali e nazionali, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di una risposta rapida ed efficace.
Fin dalle prime luci dell’alba, due elicotteri regionali, soprannominati “Lince Rossa” e “Lupo Grigio” – simboli di agilità e determinazione – sono stati impiegati per ricognizione aerea e attacchi diretti con acqua, supportati da un massiccio elicottero S-64 Skycrane, capace di trasportare ingenti quantità d’acqua, e da due Canadair, aeromobili specializzati nel combattimento degli incendi boschivi.
Le operazioni a terra sono gestite dalla Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Protezione Civile Regionale dell’Abruzzo, centro nevralgico del coordinamento che assicura la massima efficienza nell’allocazione delle risorse e nella gestione delle priorità.

Due squadre della Protezione Civile, composte da personale altamente specializzato, operano in stretta collaborazione con due squadre dei Vigili del Fuoco, guidate da un Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS), figura chiave nella gestione strategica dell’intervento.
Un elemento cruciale nella risposta all’emergenza è stata la creazione di una linea idraulica forestale, un’opera ingegneristica temporanea volta a contenere il fronte di avanzata delle fiamme e a proteggere l’abitato di Castiglione Messer Marino.
Questa linea, più che una semplice barriera d’acqua, rappresenta una strategia di mitigazione del rischio basata sulla creazione di una zona cuscinetto non infiammabile.

Le squadre della Protezione Civile hanno lavorato incessantemente per installare una rete di tubazioni, sfruttando sorgenti d’acqua locali e creando un percorso che permette di immettere volumi significativi d’acqua lungo il perimetro del fuoco.

Questo processo comporta un’umidificazione intensiva del terreno e della vegetazione, creando una fascia di terreno saturo che agisce come deterrente per l’avanzata delle fiamme, rallentandone la propagazione o, idealmente, bloccandola del tutto.
La creazione di una linea idraulica forestale non è una soluzione isolata, ma parte di un approccio integrato alla gestione degli incendi boschivi che include la prevenzione, la preparazione e la risposta.
La sua efficacia dipende dalla comprensione del comportamento del fuoco, dalla conoscenza del territorio e dalla capacità di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali.
L’esperienza maturata in questo intervento contribuirà a migliorare le procedure operative e a rafforzare la resilienza del territorio di fronte a future emergenze.

L’evento mette in luce l’importanza cruciale di una gestione proattiva del rischio incendi boschivi, considerando l’aumento delle temperature medie e la crescente siccità che affliggono il Mediterraneo.

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