L’Aquila si fa palcoscenico di un’iniziativa corale, promossa congiuntamente dal Comune e dal Premio Anna Lindbergh, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
Un ciclo di eventi, concepiti come un percorso di riflessione e sensibilizzazione, che mira a interrogare la comunità su temi cruciali per la costruzione di una società più equa e rispettosa.
La serata inaugurale, prevista per questa sera alle ore 21 presso il Palazzo dei Nobili, vedrà la rappresentazione dello spettacolo “Nessuno può dirci chi siamo”, proposto dal collettivo artistico “Fuori posto”.
Uno spettacolo che, attraverso la forza dell’arte performativa, si propone di esplorare le dinamiche dell’identità femminile e le sfide poste dall’oppressione.
Il cuore dell’iniziativa si concentrerà domani, martedì 25 novembre, con un incontro formativo rivolto agli studenti di Palazzo Margherita.
L’appuntamento, fissato per le ore 10:30, vedrà il coinvolgimento di figure di spicco, capaci di offrire prospettive diverse e stimolanti.
L’assessore comunale Ersilia Lancia aprirà i lavori, introducendo il tema della resilienza e del coraggio femminile.
A seguire, l’intervento di Marilena Natale, giornalista che ha pagato a caro prezzo il suo impegno civile, affrontando minacce e protezione scorta per aver contribuito alla giustizia, a testimonianza del ruolo cruciale dell’informazione nella lotta contro la criminalità organizzata.
L’incontro sarà arricchito dalla presenza di Lidia Di Paolantonio, figura di riferimento per il sostegno alle donne affette da tumore, che condividerà esperienze di speranza e forza d’animo.
A completare il panorama di voci impegnate, Angela Riccardi, fondatrice e presidente di “I musicabili”, un gruppo spettacolo composto da giovani portatori di disabilità, illustrerà il potere inclusivo dell’arte come strumento di emancipazione e superamento delle barriere sociali.
Un momento particolarmente significativo sarà dedicato al riconoscimento pubblico delle tre relatrici, che riceveranno un’opera d’arte esclusiva, frutto dell’abilità artigianale orafa abruzzese.
Questa creazione, un gioiello intriso di significato simbolico, rappresenta un omaggio tangibile al loro coraggio, alla loro dedizione e al loro contributo alla costruzione di una comunità più giusta e solidale.
L’opera, espressione di una tradizione artigianale secolare, incarna valori di resilienza, bellezza e legame profondo con il territorio, divenendo un simbolo duraturo dell’impegno civico e della memoria collettiva.






