sabato 6 Settembre 2025
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L’Ultimo Cuoco Antico: Un Viaggio nel Tempo tra Sapori e Tradizioni

Il progetto cinematografico “L’ultimo cuoco antico” si configura come un’iniziativa culturale di profondo valore, ben più di una semplice biografia cinematografica dedicata alla figura di Ciccillo.
Si tratta di un’esplorazione etno-antropologica del mestiere di cuoco in Italia, un viaggio nel tempo che mira a recuperare la memoria di quelle figure silenziose, i cuochi “antichi”, che con sudore e ingegno hanno plasmato l’identità gastronomica del nostro Paese, prima che l’esaltazione mediatica trasformasse la professione in un fenomeno di costume e i suoi interpreti in celebrità.
Come sottolinea Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, l’opera si distingue per l’innovativo approccio narrativo, offrendo una prospettiva inedita sulla storia della cucina italiana, una narrazione spesso omessa dai racconti ufficiali.
La Federazione ha fin da subito aderito a questo ambizioso progetto, riconoscendo l’importanza di ripercorrere le radici profonde di un settore che oggi rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta a livello globale.
Il film si propone di illuminare il percorso, i sacrifici e le sfide affrontate da coloro che hanno gettato le basi di questa tradizione culinaria, un riconoscimento dovuto e imprescindibile.

Lorenzo Pace, presidente dell’Unione regionale Cuochi Abruzzesi, evoca il legame inscindibile tra la regione e la cultura gastronomica.
L’Abruzzo, e in particolare la Valle del Sangro con Villa Santa Maria, hanno rappresentato un vero e proprio epicentro di questa professione, un crogiolo di saperi e tecniche tramandate di generazione in generazione.
Pace non dimentica, tuttavia, il contesto storico di sofferenza e di migrazione che ha segnato il territorio, un periodo di difficoltà che ha forgiato il carattere e la resilienza dei cuochi abruzzesi.

Il progetto Falconio offre finalmente una piattaforma per dare voce a queste figure, i “Ciccillo” di ogni luogo, contribuendo a preservare un patrimonio immateriale di inestimabile valore.
Il film si pone come un’occasione pedagogica per i futuri cuochi, un invito a comprendere le origini del mestiere, il suo significato sociale e il ruolo cruciale che ha ricoperto per secoli, un mondo a volte distante dalla frenesia e dall’ostentazione che spesso caratterizzano l’attuale panorama gastronomico.
Pino Finamore, sindaco di Villa Santa Maria e presidente dell’associazione cuochi della Valle del Sangro, sottolinea con orgoglio che una storia di tale portata potesse germogliare solo nella “Patria dei Cuochi”.

La tradizione abruzzese ha ispirato e formato innumerevoli professionisti che hanno disseminato il mondo di sapori e tecniche, un’eredità che il film si impegna a celebrare e a sostenere.
Il progetto Falconio non è solo un omaggio al passato, ma un investimento nel futuro, un invito a riscoprire le radici e i valori che hanno reso la cucina italiana un simbolo di eccellenza e convivialità in tutto il mondo.

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