giovedì 11 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Ordine dei Medici dell’Aquila: solidarietà medica per Gaza

In un gesto di profonda umanità e senso civico, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri dell’Aquila ha attivato un’iniziativa di solidarietà straordinaria a favore della popolazione civile di Gaza.

Questa risposta concreta, assunta dal Consiglio Direttivo appena insediato, si traduce nella devoluzione del gettone di presenza della recente riunione e nell’avvio di una campagna di raccolta fondi coinvolgendo i circa tremila professionisti iscritti all’ordine.

Il presidente Alessandro Grimaldi, figura di spicco nel panorama medico locale come primario del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale San Salvatore e capo dipartimento Medicina dell’ASL, ha dichiarato che questo atto non rappresenta un’azione antagonista nei confronti della popolazione israeliana, bensì un imperativo morale di sostegno a una comunità indifesa, quotidianamente esposta a sofferenze inaccettabili.
Il richiamo ai valori etici fondanti della professione medica – compassione, giustizia, equità – si configura come un appello diretto a tutti i colleghi, sollecitando un impegno collettivo di fronte a una crisi umanitaria di tale portata.

Le condizioni di vita a Gaza impongono un’assoluta impossibilità di rimanere spettatori passivi.
La salute, diritto inviolabile, è intrinsecamente legata alla sicurezza, alla giustizia sociale e alla solidarietà globale.
L’Ordine dell’Aquila si fa interprete di questa verità, offrendo un contributo immediato, auspicando che si tratti di un punto di partenza per un’azione più ampia e coordinata.

La profonda indignazione del Consiglio Direttivo è stata ulteriormente acuita dall’escalation di violenza che affligge la Striscia e dalle reiterate aggressioni, inaccettabili, a danno di civili e strutture sanitarie.

La dichiarazione del presidente Grimaldi sottolinea con forza la necessità di una risposta attiva: la neutralità nella cura non può essere intesa come silenzio, ma come difesa della vita ovunque essa sia minacciata.
La condanna del bombardamento dell’ospedale Nasser, con le sue tragiche conseguenze in termini di vite spezzate e personale sanitario colpito, testimonia l’urgenza di un intervento mirato a proteggere i luoghi e le persone che si dedicano alla cura e all’assistenza.
La nota dell’Ordine conclude con un appello pressante per l’evacuazione dei soggetti più vulnerabili – bambini, feriti, malati – e per il potenziamento dei corridoi umanitari, indispensabili per permettere l’accesso di personale medico, volontari e aiuti essenziali.
L’attacco a operatori sanitari, un atto abietto e inaccettabile, viola i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, privando intere comunità del diritto inalienabile all’assistenza medica.

L’Ordine dell’Aquila ribadisce con forza la necessità di porre fine a questa spirale di violenza e di lavorare instancabilmente per un futuro di pace, giustizia e solidarietà.

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