Overtourism vs. Undertourism: Riscattare l’Italia, una Regione alla Volta

L’estate trascorsa è stata segnata da un acceso dibattito sull’overtourism, un fenomeno che concentra una quantità sproporzionata di flussi turistici – ben il 75% – in sole dieci province, occupando appena il 4% del territorio nazionale.

Pur comprendendo le criticità legate all’eccessivo afflusso, l’attenzione dovrebbe, invece, concentrarsi sull’undertourism, una realtà che investe il restante 96% del paese, aree spesso marginalizzate e con un potenziale turistico inespresso.

Questa inversione di prospettiva è cruciale per una strategia di sviluppo turistico equilibrata e sostenibile.

Come sottolinea la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, l’imperativo è quello di valorizzare e promuovere queste aree sottosviluppate, colmando il divario tra le zone più gettonate e quelle meno conosciute.

Un approccio che non solo redistribuirebbe i benefici economici del turismo, ma che contribuirebbe anche a preservare il patrimonio culturale e naturale di tutto il paese.
Il recente sorpasso della Francia, che proietta l’Italia al secondo posto come destinazione turistica europea, dietro la Spagna, è un risultato significativo, frutto di un impegno collettivo.

L’ambizione è chiara: riconquistare la vetta.
Parallelamente, l’Italia si distingue anche come seconda nazione al mondo per l’organizzazione di congressi, un segnale di una crescente attrattività per eventi professionali.
La discussione si è poi spostata sugli affitti brevi e la recente decisione di innalzare l’aliquota fiscale al 26%.
La Ministra ha espresso cautela, suggerendo che la misura, sebbene possa generare qualche malcontento, è necessaria per riallineare la tassazione con la sua effettiva finalità: incentivare gli affitti a lungo termine, non a breve.

La delega legislativa in materia resta al Parlamento, mentre l’attenzione deve concentrarsi sulla risoluzione della crisi abitativa, un problema che affligge molte famiglie italiane.
Il paradosso è che, nonostante la difficoltà di trovare alloggio, il nostro paese vanta un parco di oltre un milione e duecento mila stanze disponibili per l’affitto turistico.
Tuttavia, queste risorse sono distribuite in modo diseguale, concentrate nelle medesime aree già soggette a pressione turistica, perpetuando la spirale dell’overtourism e trascurando il potenziale di sviluppo di ampie porzioni del territorio nazionale.

Una redistribuzione intelligente di questi flussi, attraverso politiche di promozione mirate e investimenti infrastrutturali, rappresenta la chiave per un turismo più equo, sostenibile e inclusivo.

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