Il Comune di Palmoli, guidato dal sindaco Giuseppe Masciulli, ha riaffermato il proprio impegno a fornire supporto alla famiglia anglo-australiana che ha scelto di vivere in un casolare isolato nel territorio comunale, collaborando attivamente con il Tribunale dei Minori dell’Aquila e i servizi di assistenza sociale.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche comunitarie orientate alla tutela del benessere minorile e al sostegno alle famiglie, anche quando queste scelgono percorsi di vita non convenzionali.
La situazione, che ha suscitato un ampio dibattito mediatico, vede una coppia con prole optare per una vita radicata nella natura, in un’abitazione un tempo occupata da anziani residenti a Palmoli, dotata di utenze attive.
Sebbene l’isolamento scelto dalla famiglia si discosti dalle modalità di vita adottate da altre realtà di famiglie neorurali presenti nel territorio, l’amministrazione comunale ha fin da subito manifestato la volontà di offrire il proprio contributo.
Il precedente tentativo di ricollocazione della famiglia in un alloggio comunale, durato poco più di una settimana, ha evidenziato la complessità della situazione e la necessità di un approccio olistico, che tenga conto sia delle esigenze immediate della famiglia che delle implicazioni più ampie legate alla tutela dei minori e alla loro integrazione sociale.
L’impegno del Comune non si limita alla mera fornitura di alloggi, ma mira a facilitare un percorso di dialogo e di mediazione tra la famiglia, il Tribunale dei Minori e i servizi sociali, al fine di garantire il rispetto dei diritti dei bambini e di promuovere il loro sviluppo armonioso.
Si riconosce la peculiarità della scelta di vita intrapresa dalla coppia, ma si ribadisce l’imperativo di assicurare che tale scelta non comprometta il benessere dei minori, che rappresentano la priorità assoluta.
Il sindaco Masciulli ha sottolineato come l’amministrazione comunale non intenda giudicare le scelte individuali, ma piuttosto offrire un supporto qualificato, basato sulla collaborazione istituzionale e sulla competenza dei professionisti del settore.
La disponibilità a collaborare con i giudici e gli assistenti sociali è quindi un atto di responsabilità verso la comunità e verso la tutela dei diritti fondamentali dei minori, in linea con le normative vigenti e con i principi di giustizia sociale.
L’obiettivo primario è favorire un percorso che permetta al nucleo familiare di prosperare, pur nel rispetto delle leggi e dei doveri civici.






