sabato 6 Settembre 2025
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Parolin apre la Perdonanza Celestiniana: un gesto di speranza per l’Aquila

Con un gesto carico di simbolismo e significato storico, il Segretario di Stato della Santa Sede, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, ha inaugurato la 731ª Perdonanza Celestiniana aprendo la sacra Porta Santa della Basilica di Collemaggio all’Aquila.

L’evento, che segna l’inizio del pellegrinaggio per l’indulgenza plenaria concessa da Papa Celestino V nel 1294 – un atto rivoluzionario nella storia della Chiesa, precursore delle successive indulgenze – si colloca nel contesto più ampio del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, il Giubileo della Speranza.
L’apertura della Porta Santa, non un mero rituale, si configura come un’eco potente di perdono e di pace che risuona nel cuore di una terra segnata da eventi traumatici, un territorio che ha saputo conservare intatta la sua fede e la sua devozione.

Il Cardinale Parolin, nell’omelia che ha preceduto il rito, ha sottolineato come la Perdonanza Celestiniana sia un’espressione tangibile della misericordia divina, un invito a riscoprire il significato profondo del pentimento e della riconciliazione.
In un messaggio, Papa Francesco ha espresso la sua partecipazione cordiale alla celebrazione, augurando un tempo di grazia e invocando la benedizione del Signore su tutti i presenti, sottolineando l’importanza di questo momento di fede come segno di speranza per il futuro.
Il Cardinale Parolin, con un monito essenziale, ha invitato i fedeli a superare interpretazioni superficiali e a evitare ogni forma di superstizione.

Il semplice attraversamento della Porta Santa, pur essendo un gesto simbolico potente, non costituisce in sé un automatismo di trasformazione personale.
La vera grazia, ha spiegato, risiede nell’approfondimento interiore, nella sincera volontà di cambiare e di vivere in accordo con i principi evangelici.
La Porta Santa è un invito a un cammino, non un passaggio magico.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione di una folla di visitatori e pellegrini, è stata preceduta da due momenti significativi: la lettura, ad opera del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, della Bolla del Perdono, documento fondante della Perdonanza, e l’interpretazione, ad opera dell’Arcivescovo, Monsignor Antonio D’Angelo, di un estratto dalla Bolla di indizione del Giubileo 2025, “Spes non confundit” (“La speranza non delude”).

Questi passaggi hanno ulteriormente arricchito il significato dell’evento, collegando il passato glorioso della Perdonanza con il presente del Giubileo della Speranza.

La Porta Santa rimarrà aperta fino al tramonto del giorno successivo, offrendo a tutti l’opportunità di percorrere il cammino del perdono e di rinnovare la propria fede.

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