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Comune di L'Aquila

Perdonanza Celestiniana: Biglietto d’ingresso, polemiche e identità a Sulmona

La proposta di introdurre un biglietto d’ingresso alla serata inaugurale della Perdonanza Celestiniana ha scatenato un acceso dibattito all’interno della comunità di Sulmona, riaprendo ferite e sollevando interrogativi profondi sul significato e l’accesso a un evento che rappresenta l’identità stessa della città.

La consigliera comunale Stefania Pezzopane, esponente del Partito Democratico, ha immediatamente stigmatizzato l’iniziativa del sindaco Pierluigi Biondi, presidente del Comitato Perdonanza, definendola una profanazione dello spirito di Celestino V, pontefice rinunciatario e simbolo di umiltà e perdono universale.
L’introduzione del biglietto, motivata dall’amministrazione comunale come necessaria misura di sicurezza a seguito di episodi di disordini lo scorso anno, rischia di trasformare un rito profondamente radicato nella cultura popolare in un evento elitario, precluso a chi non può permettersi l’accesso.

La Perdonanza non è un mero spettacolo, bensì una celebrazione del perdono, un atto di riconciliazione che dovrebbe trascendere le barriere economiche e sociali.
La prospettiva di dover pagare per assistere alla cerimonia, o addirittura per accendere il tradizionale fuoco da Morrone, si pone in netta contrapposizione con l’essenza stessa del messaggio celestiniano: un messaggio di apertura, di accoglienza, di perdono incondizionato.
Le critiche non si limitano all’aspetto economico.

L’opacità nella comunicazione, la tendenza a prendere decisioni last minute e l’apparente gestione a due velocità – con aree riservate a figure istituzionali – alimentano un senso di frustrazione e diffidenza tra i cittadini.
Paolo Romano, consigliere comunale di Italia Viva, ha espresso un forte dissenso, denunciando l’ipocrisia di un sistema che penalizza il pubblico, costringendolo a sopportare disagi e limitazioni, mentre a pochi eletti vengono garantiti privilegi inaccettabili.

Enrico Verini, capogruppo di ‘Azione – Noi al Centro – L’Aquila Viva e Forte’, pur mantenendo un tono più misurato, ha sottolineato l’importanza di preservare la Perdonanza come un bene comune, un patrimonio culturale che richiede rispetto e dialogo costruttivo.

La sua proposta di discutere la questione in Commissione Cultura riflette la volontà di trovare soluzioni condivise, capaci di garantire la sicurezza senza compromettere il diritto di partecipazione di tutti i cittadini.

La polemica trascende quindi la mera questione economica, toccando temi più ampi come la gestione della cosa pubblica, la trasparenza decisionale e il rispetto del patrimonio culturale.

La Perdonanza Celestiniana, per rimanere fedele al suo significato profondo, deve essere un evento inclusivo, un momento di riconciliazione aperta a tutti, un’occasione per riscoprire i valori di umiltà, perdono e condivisione che ne hanno ispirato la nascita.

La devoluzione dell’incasso in beneficenza, suggerita da Romano, rappresenta un tentativo di mitigare l’impatto negativo della misura, ma non può in alcun modo sostituire la necessità di garantire l’accesso gratuito e universale alla celebrazione.

La sfida per l’amministrazione comunale è quella di riconciliare le esigenze di sicurezza con il diritto di partecipazione, preservando l’anima popolare della Perdonanza e rafforzando il senso di appartenenza alla comunità.

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