Dall’austera solennità dell’eremo di Sant’Onofrio, arroccato sul Morrone e custode di secoli di storia, si è irradiato il segnale d’inizio della Perdonanza Celestiniana: l’accensione del Fuoco del Morrone, un rito secolare che celebra il quarto di millennio dalla nascita di Pietro del Morrone, figura emblematica divenuta Papa Celestino V.
Questa 46ª edizione non è semplicemente una rievocazione storica, ma un profondo atto di memoria e un invito urgente alla riflessione, in un’epoca segnata da fragilità e conflitti.
Il corteo, con la sua fiamma tremolante, ripercorre le orme di quel monaco eremita che, nel 1294, abbandonò la sua dimora spirituale per affrontare un percorso inaspettato: la chiamata alla guida della Chiesa universale.
Quel viaggio, da Sant’Onofrio all’Aquila, dove il Conclave di Perugia lo attendeva per conferirgli la tiara pontificia, simboleggia un percorso di umiltà, di servizio e di rinuncia al potere terreno.
Pierino Giorgi, coordinatore del Movimento Celestiniano, ha sottolineato come il rito si configuri come un monito a riscoprire i valori che hanno animato Celestino V: la pace, la condivisione e un profondo senso di fratellanza.
Questi principi, profondamente attuali, trascendono i confini geografici e culturali, diffondendosi come un’eco in comunità sempre più numerose.
In un mondo tormentato da guerre e disuguaglianze, il messaggio di Celestino V si erge a faro di speranza, un invito concreto alla riconciliazione, che ci spinge a guardare con compassione la sofferenza dei bambini, ovunque essa si manifesti, come in quelle zone martoriate come Israele.
L’accensione ufficiale, avvenuta alla presenza delle autorità civili e religiose di Pratola, ha inaugurato un percorso che si snoderà attraverso il cuore dell’Abruzzo centrale, illuminando borghi antichi, santuari secolari e piazze vivaci.
Il Cammino di Celestino V diventerà così un itinerario di fede e di dialogo, un’occasione per riscoprire la bellezza del territorio e il patrimonio spirituale che lo anima.
Il corteo porterà con sé l’eredità di Padre Quirino Salomone, figura guida del Movimento Celestiniano, a cui è dedicato l’intero cammino di quest’anno.
La sua profonda spiritualità e il suo impegno a favore della promozione dei valori celestiniani rimarranno un’ispirazione per tutti i partecipanti e per l’intera comunità.
L’apice di questo pellegrinaggio sarà l’arrivo all’Aquila, sabato 23 agosto, dove il Fuoco del Morrone alimenterà il Tripode della Pace, aprendo ufficialmente la Perdonanza Celestiniana 2025.
Un evento che non solo commemora un evento storico, ma proietta un messaggio di speranza e di riconciliazione verso il futuro.