La memoria, come un incendio latente, riaffiora.
Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, condivide sui suoi canali social un’eco dolorosa, un déjà-vu che lo riporta al primo agosto 2021, data impressa nella mente collettiva per la devastante furia del rogo che consumò una porzione significativa della pineta.
Un evento che, ora, si ripete, seppur con caratteristiche differenti, riportando alla luce la fragilità di un ecosistema prezioso.
L’allarme è scattato nella notte, quando le fiamme, alimentate probabilmente da fattori ancora da accertare, hanno iniziato la loro inarrestabile avanzata.
Il primo cittadino, immediatamente informato, si è recato sul posto, affiancato dal comandante della Polizia Locale, Danilo Palestini, testimoniando in prima persona la drammaticità della situazione.
L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, con le loro imponenti autobotte, si è rivelato cruciale.
La capacità di circoscrivere e domare rapidamente le fiamme ha evitato un disastro potenzialmente ancora più grave, limitando l’incendio a un’area compresa tra viale della Pineta e il laghetto dei cigni.
Un perimetro contenuto, ma che non attenua la gravità dell’accaduto e la necessità di un’indagine approfondita sulle cause.
La gestione dell’emergenza ha visto una stretta collaborazione istituzionale.
Il sindaco ha mantenuto un contatto costante con il prefetto Flavio Ferdani e con il comandante dei Vigili del Fuoco, Luca Verna, un esempio di coordinamento tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali.
Il ringraziamento del sindaco si estende a tutti coloro che hanno contribuito a garantire la sicurezza della città: Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Forze dell’Ordine, Protezione Civile.
Un riconoscimento doveroso per il loro impegno e la loro professionalità, spesso svolti in condizioni di estrema difficoltà.
La pineta Dannunziana rappresenta un bene immateriale, il cuore pulsante del verde urbano, un polmone per la città e un’eredità culturale da custodire con la massima cura.
Oltre alla sua valenza ambientale, la pineta è un luogo di aggregazione sociale, un’oasi di pace e un punto di riferimento per le generazioni.
Questo nuovo episodio sottolinea l’urgenza di una riflessione più ampia sulla prevenzione incendi, sulla gestione del territorio e sulla necessità di rafforzare la resilienza dell’ecosistema.
È imperativo investire in sistemi di monitoraggio avanzati, in campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e in pratiche di gestione forestale sostenibile che minimizzino il rischio di nuovi eventi simili.
La tutela della pineta Dannunziana non è solo un dovere verso il presente, ma un atto di responsabilità verso il futuro.