“Un’occasione cruciale per il futuro delle nostre comunità.” Con queste parole il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha aperto il confronto a Castel di Sangro, nel Chiostro del Museo Aufidenate, con il Presidente dell’Unione Province Italiane (UPI), Pasquale Gandolfi, un incontro destinato a riaccendere un dibattito essenziale per la governance del territorio nazionale. L’iniziativa, promossa con lungimiranza da Angelo Caruso, Vicepresidente nazionale UPI e Presidente della Provincia dell’Aquila, si propone di ridisegnare il ruolo e le competenze delle province, un’entità istituzionale che, a seguito delle scelte legislative degli ultimi anni, versa in una condizione di profonda incertezza e smantellamento funzionale.La riforma del ruolo provinciale non può essere un esercizio teorico, confinato nei palazzi del potere. Deve nascere dal basso, dalle esigenze concrete dei territori, dialogando con amministrazioni locali e con i cittadini. L’obiettivo primario è restituire alle province una chiara identità, definire funzioni concrete e garantire l’adeguatezza delle risorse necessarie per svolgerle efficacemente.La Legge Del Rio, con la sua visione riduttiva e decettiva, ha lasciato un vuoto incolmabile nella gestione del territorio, impoverendo i servizi e compromettendo lo sviluppo delle comunità. La riforma costituzionale che ne derivava, volta all’abolizione delle province, è stata fortunatamente respinta dal voto popolare, un segnale chiaro della necessità di un ripensamento radicale. La volontà del popolo, espressa con lucidità, ha confermato l’importanza delle province come pilastri fondamentali dell’architettura democratica italiana.Tuttavia, la mera sopravvivenza non è sufficiente. Le province necessitano di una riqualificazione profonda, di una restituzione di centralità che le veda protagoniste nella pianificazione strategica, nella gestione delle infrastrutture, nella promozione dello sviluppo economico e sociale. È essenziale superare la paura di affrontare scelte impopolari, di investire in istituzioni che rappresentano un bene comune, un patrimonio di competenze e di relazioni. Troppo spesso, si privilegiano soluzioni rapide e apparentemente indolori, come la chiusura o la riduzione di servizi, quando ciò che serve è un approccio coraggioso e lungimirante, che sappia valorizzare le potenzialità dei territori e le capacità delle istituzioni.Il dibattito che si apre oggi a Castel di Sangro rappresenta un’opportunità irripetibile per restituire alle province il ruolo che meritano, per rafforzare la democrazia e per garantire un futuro migliore per le comunità abruzzesi e per l’intera nazione. È un impegno che richiede coraggio, visione e la volontà di ascoltare le voci che vengono dal territorio.
Province: riaccende il dibattito per un futuro del territorio.
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