venerdì 12 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Roseto: Ottanta Migliaia per Renga, Cresce il Dissenso

La gestione delle risorse comunali di Roseto degli Abruzzi solleva interrogativi profondi e genera crescente dissenso, come evidenziato dalla denuncia di Maristella Urbini, coordinatrice di Forza Italia locale.
L’ingaggio di Francesco Renga, quantificato in oltre ottanta mila euro, rappresenta un elemento di contesa che, nel contesto di una città afflitta da problemi strutturali e carenze infrastrutturali, appare come una priorità discutibile e sproporzionata.
Questa spesa, oltre a risultare incongruente rispetto alle tariffe praticate per artisti di simile calibro, sminuisce l’impegno e la sensibilità dimostrata da precedenti amministrazioni, che riuscivano a finanziare un intero programma di eventi culturali con un budget analogo.

L’atto stesso di destinare una somma così ingente a un singolo evento, mentre aree del territorio versano in stato di abbandono, segnala una distorsione nelle priorità dell’amministrazione comunale.

La denuncia non si limita a criticare la singola spesa, ma punta a svelare una strategia più ampia: un approccio alla gestione pubblica caratterizzato da una logica personalistica, che privilegia apparizioni mediatiche e proclami roboanti – come il presunto “turismo da record” – a discapito di un’effettiva cura del bene comune.

L’assenza di dati concreti a supporto di queste affermazioni alimenta il sospetto di una volontà di mascherare la reale situazione, caratterizzata da un progressivo deterioramento del tessuto urbano e sociale.

La constatazione che Roseto degli Abruzzi si collochi tra le località costiere più trascurate della provincia di Teramo, e che una semplice passeggiata nel centro storico o nelle frazioni riveli una realtà ben diversa dalle dichiarazioni ufficiali, sottolinea un divario incolmabile tra la narrazione politica e l’esperienza vissuta dai cittadini.

Questa gestione, oltre a compromettere la capacità di investimento in aree cruciali come la manutenzione del territorio, il sostegno alle attività commerciali locali e il potenziamento dei servizi essenziali, rischia di erodere la fiducia dei cittadini e di compromettere il futuro stesso della comunità.
La questione non è semplicemente quella di una singola spesa, ma di un approccio complessivo alla gestione pubblica che necessita di una profonda revisione, orientata al bene comune, alla trasparenza e alla responsabilità.
È imperativo un cambio di paradigma che ponga al centro le reali esigenze della collettività, recuperando un senso di responsabilità e priorità che sembra essersi smarrito.

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