L’apertura dell’Istituto Penale per Minorenni “San Francesco” all’Aquila solleva serie preoccupazioni che richiedono un’analisi approfondita e interventi tempestivi.
La consigliera comunale del Partito Democratico, Stefania Pezzopane, ha lanciato un monito in merito a un’inaugurazione affrettata, che rischia di compromettere la dignità sia del personale che dei giovani ospiti.
La richiesta di una discussione in Terza Commissione consiliare, accolta dalle opposizioni, ha evidenziato un quadro critico che necessita di azioni concrete.
L’assenza della direzione istituzionale durante l’incontro, un segnale emblematico della distanza tra le responsabilità operative e la trasparenza verso la comunità, ha ulteriormente acuito le preoccupazioni.
Il confronto con le organizzazioni sindacali ha svelato una situazione di profonda carenza strutturale e organizzativa.
Il personale della Polizia Penitenziaria, con sole 21 unità operative rispetto al numero previsto di 51, si trova ad operare in condizioni di forte pressione e rischio.
La carenza di infrastrutture essenziali – locali non completati, caserma degli agenti in condizioni precarie, aree detentive incompiute, assenza di mensa, armeria, cucina, biblioteca e spazi dedicati ai colloqui – compromette gravemente la funzionalità dell’istituto e il benessere di tutti gli attori coinvolti.
La giustificazione presentata, che lega l’organico presente al numero di ospiti e al recente decreto Caivano, appare insufficiente.
L’aumento dei minori detenuti, sebbene legato a dinamiche socio-criminali complesse e ad una risposta legislativa specifica, non può giustificare una struttura carente e inadeguata.
È imperativo affrontare le cause profonde della criminalità giovanile con politiche sociali mirate, promuovendo opportunità di reinserimento e riabilitazione, piuttosto che limitarsi a un aumento della popolazione carceraria in strutture insufficienti.
La consigliera Pezzopane ha annunciato l’imminente discussione della questione in Consiglio Comunale, con l’obiettivo di sollecitare il Governo e il Dipartimento per la Giustizia Minorile a intervenire con urgenza.
Il Comune intende rappresentare con forza le criticità riscontrate, richiedendo un piano di intervento dettagliato e finanziamenti adeguati per portare a compimento le opere necessarie e garantire un organico sufficiente e qualificato.
È necessario un cambio di paradigma nell’approccio alla giustizia minorile, che ponga al centro la rieducazione e il reinserimento sociale, promuovendo un ambiente sicuro e dignitoso sia per i giovani detenuti che per il personale che vi opera.
La tempestività dell’intervento è cruciale per evitare che l’istituto “San Francesco” diventi un simbolo di carenze strutturali e di un sistema di giustizia minorile inadeguato, compromettendo le opportunità di un futuro migliore per i ragazzi e la sicurezza della comunità aquilana.
L’impegno del Comune rappresenta un passo fondamentale, ma è imprescindibile una collaborazione sinergica tra istituzioni, associazioni e comunità locale per affrontare questa sfida complessa e garantire un futuro di speranza e opportunità per i giovani.






