La relazione terapeutica tra medico e paziente, fondamento storico della cura, si trova oggi a fronteggiare una crisi profonda, un’erosione silenziosa non derivante da una volontà individuale, ma da un ecosistema sanitario abruzzese in rapido deterioramento. La Fimmg Abruzzo, con un gesto di trasparenza e urgenza, lancia un appello aperto alla cittadinanza, affiggendolo negli studi medici, un tentativo di riavvicinare due mondi – quello della cura e quello della collettività – sempre più distanti.L’esperienza quotidiana è eloquente: liste d’attesa che si dilatano in attese infinite, il ricorso a esami privati come unica via per ottenere risposte tempestive, reparti sovraccarichi al limite del collasso. Questa realtà impatta negativamente su tutti gli attori del sistema: i medici, schiacciati da una burocrazia soffocante e carenti di risorse umane, che li spinge verso l’espatrio alla ricerca di condizioni di lavoro più sostenibili; i pazienti, costretti a un percorso ad ostacoli per accedere a prestazioni essenziali; e l’intera comunità, che vede compromettere il diritto fondamentale alla salute.Non si tratta di una colpa individuale, ma del risultato di scelte politiche miopi e di una visione a breve termine che ha penalizzato la medicina territoriale. Anni di sottoutilizzo delle risorse, una gestione orientata a logiche distorte e clientelari, l’assenza di un piano strategico di modernizzazione e la persistente mobilità passiva dei pazienti, che gravano sui servizi di altre regioni, hanno contribuito a creare questo scenario critico. La Fimmg sceglie di rivolgersi direttamente ai pazienti perché ritiene che il silenzio, il riserbo che ha troppo spesso avvolto i problemi della sanità territoriale, non sia più tollerabile. È necessario rompere questa barriera e coinvolgere attivamente la cittadinanza nella ricerca di soluzioni.Nonostante le difficoltà, un barlume di speranza persiste: il cambiamento è ancora possibile, ma richiede un’azione concertata. La salute non è un privilegio riservato a pochi, ma un diritto inalienabile di ogni individuo. Un sistema sanitario all’altezza delle sfide del futuro si costruisce con la partecipazione attiva di tutti: attraverso la denuncia delle criticità, la richiesta di trasparenza, la pressione per scelte politiche orientate al bene comune e il sostegno a coloro che si impegnano a garantire una cura più umana ed efficiente. La Fimmg si impegna a continuare il suo ruolo di voce critica e propositiva, ma sottolinea l’urgente necessità del coinvolgimento dei cittadini.Unire le forze, medici e pazienti, può generare una forza motrice capace di superare gli ostacoli e di ricostruire un sistema sanitario resiliente e centrato sulla persona. La partecipazione attiva della collettività, la condivisione di esperienze e la richiesta di responsabilità sono gli strumenti fondamentali per trasformare questa aspirazione in realtà.
Sanità Abruzzo: Medico e Paziente Uniti per una Cura a Rischio
Pubblicato il
