giovedì 28 Agosto 2025
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Sport abruzzese, polemica: Napoli a 12 milioni, Pescara a 60.000

L’annuncio riguardante il sostegno finanziario allo sport abruzzese ha riacceso un acceso dibattito politico, evidenziando una disparità percepita tra il trattamento riservato alle realtà calcistiche nazionali e quelle locali.
Mentre il Napoli Calcio beneficia di un contributo di 12 milioni di euro fino al 2031, il Delfino Pescara 1936 si è assicurato una modesta sponsorizzazione da parte di Saga, la società che gestisce l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, per un ammontare di soli 60.000 euro, destinati alla stagione di Serie B 2025/26.

Questa differenza, denunciata dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Silvio Paolucci, Sandro Mariani, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Di Marco e Dino Pepe, è interpretata come una chiara indicazione delle priorità della giunta guidata da Marco Marsilio e del centrodestra, accusati di trascurare le eccellenze sportive abruzzesi.

L’iniziativa di Saga, pur rappresentando un segnale di supporto, appare inadeguata a placare le contestazioni sorte nell’opinione pubblica, le quali rimarcano una mancanza di investimenti strutturali nel tessuto sportivo regionale.
La polemica non si limita al Pescara, ma estende la sua critica a tutte le società sportive abruzzesi che operano a livello professionistico nazionale.
I consiglieri del PD sottolineano come una soluzione, apparentemente semplice, fosse a portata di mano.
Un emendamento, presentato dai consiglieri Mariani, Cavallari e Pepe, proponeva la creazione di un fondo dedicato alle sponsorizzazioni istituzionali, con un budget annuo di 600.000 euro per le annualità 2025, 2026 e 2027.

Tale somma, pur modesta rispetto al contributo concesso al Napoli, avrebbe comunque rappresentato un segnale tangibile di vicinanza e di sostegno concreto alle realtà sportive locali.
L’esito negativo di tale proposta, secondo i consiglieri democratici, conferma un modello di gestione basato sulla distribuzione selettiva delle risorse, favorendo alcune realtà, presumibilmente legate politicamente, a scapito di quelle che incarnano l’orgoglio e la rappresentanza dell’Abruzzo nel panorama sportivo nazionale.
Questo approccio, a loro avviso, non solo penalizza gli atleti e le società sportive, ma offusca il valore del loro impegno e dei loro risultati, privando l’Abruzzo di un’opportunità di crescita e di promozione.

Si tratta di una questione che va oltre il mero sostegno economico: riguarda il riconoscimento del ruolo cruciale dello sport nel tessuto sociale ed economico della regione.

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