Si conclude con un bilancio straordinario la quarta edizione della Fiera Internazionale del Tartufo d’Abruzzo “Dal Respiro alla Terra”, un evento che ha saputo consolidare la propria identità e ampliare la propria risonanza a livello nazionale e internazionale.
Oltre trentacinquemila presenze ufficiali, certificate dalla Protezione Civile, testimoniano il successo di una scommessa agricola, culturale e turistica iniziata quattro anni fa, che ha saputo valorizzare un’eccellenza gastronomica intrinsecamente legata all’identità abruzzese.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Abruzzo attraverso l’Assessorato all’Agricoltura e realizzata con il supporto operativo dell’Agenzia Regionale per le Attività Produttive (ARAP), ha sancito un momento cruciale con la presentazione ufficiale della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) Casauria, un riconoscimento prestigioso per i vini della provincia di Pescara.
Questa DOCG, che abbraccia diciotto comuni e venti aziende vinicole specializzate nella produzione di Montepulciano, rappresenta un ulteriore tassello nella valorizzazione del patrimonio enologico regionale.
Il Vicepresidente della Regione Abruzzo, con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha sottolineato come il numero record di visitatori, provenienti in gran parte da fuori regione, non sia solo un dato quantitativo, ma una conferma della capacità della Fiera di attrarre interesse e generare un impatto positivo sull’immagine dell’Abruzzo.
Il successo risiede nella capacità di combinare la promozione di un prodotto di nicchia come il tartufo con la più ampia offerta di eccellenze agroalimentari, creando un’esperienza coinvolgente per i visitatori.
L’offerta espositiva, variegata e appagante, ha visto protagonisti sessanta stand, che hanno proposto non solo tartufi freschi, bianchi e neri, e derivati, ma una vasta gamma di prodotti tipici: zafferano, birra artigianale, vini pregiati, olio extravergine d’oliva, pasta artigianale, legumi, formaggi locali, salumi e insaccati di antica tradizione, patate novelle, aglio nero, miele naturale, dolci tipici, marmellate artigianali, prodotti cosmetici a base di ingredienti naturali.
La Fiera non si è limitata alla semplice esposizione di prodotti, ma ha offerto anche momenti di approfondimento e didattica.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) ha allestito un osservatorio scientifico con microscopio ottico, consentendo ai visitatori di ammirare da vicino la struttura microscopica del tartufo e le sue spore, svelando i misteri di questo prezioso fungo ipogeo.
L’Istituto di Istruzione Superiore “L.
Da Vinci – O.
Colecchi” dell’Aquila e l’istituto “Serpieri” di Pratola Peligna hanno promosso l’intersezione tra il mondo dell’agrifood, il turismo e l’innovazione.
Spazi dedicati hanno poi promosso le bellezze naturali e culturali della regione, come le Grotte di Stiffe e la suggestiva Via Verde dei Trabocchi.
L’abbinamento del tartufo d’Abruzzo con il Montepulciano Riserva, celebrato dall’enologo Concezio Marulli, presidente dell’associazione Docg Casauria, ha rappresentato un momento di forte simbologia, un connubio perfetto che esalta i sapori e le tradizioni abruzzesi.
La terza Docg abruzzese si apre a nuove prospettive di crescita e di commercializzazione, rafforzando l’immagine di un territorio ricco di storia, di cultura e di eccellenze agroalimentari.
La Fiera si conferma quindi un volano per lo sviluppo economico e la promozione del brand Abruzzo nel mondo.






