La stazione di Teramo riapre i battenti, segnando una svolta significativa per il sistema di trasporto abruzzese e per la città stessa.
Il completamento del primo lotto di interventi di riqualificazione, orchestrati da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), non rappresenta una mera riapertura, ma una trasformazione radicale di un nodo cruciale per la mobilità regionale.
La chiusura temporanea dello scorso giugno ha permesso di implementare modifiche sostanziali, che vanno ben oltre la semplice ristrutturazione.
L’intervento ha comportato una profonda riprogettazione della viabilità di accesso, con l’arretramento dei binari e la creazione di un nuovo ingresso coperto, che funge da fulcro di un sistema integrato di connessioni.
Questo nuovo accesso, strategicamente situato tra il fabbricato viaggiatori e l’edificio accessorio, garantisce un collegamento diretto e protetto da via dell’Aeroporto, mentre un percorso pedonale coperto collega in sicurezza la stazione a viale F.
Crispi.
La creazione di questa nuova infrastruttura non solo migliora l’esperienza dei viaggiatori, ma contribuisce anche a decongestionare il traffico urbano e a migliorare la fluidità della circolazione.
L’adeguamento della stazione si estende alla funzionalità stessa delle banchine, con la realizzazione di nuovi marciapiedi di testa e ferroviari, progettati per facilitare l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri.
L’attenzione alla sicurezza e all’accessibilità è stata prioritaria, con l’introduzione di percorsi tattili dedicati a persone ipovedenti e una segnaletica pubblica completamente rinnovata, volta a garantire una fruizione ottimale da parte di tutti gli utenti.
Il progetto, concepito come un’opera di rigenerazione urbana integrata, abbraccia principi di sostenibilità e design innovativo.
Non si limita alla riqualificazione della stazione come nodo di trasporto, ma mira a valorizzare il suo ruolo come punto di riferimento per la comunità teramana.
L’intervento rappresenta un investimento strategico per il futuro, destinato a stimolare lo sviluppo economico e sociale del territorio.
L’inaugurazione, avvenuta alla presenza delle autorità regionali e comunali, testimonia l’impegno congiunto di enti e istituzioni nella realizzazione di un’opera che guarda al futuro.
Il progetto complessivo, del valore di 26 milioni di euro finanziato attraverso fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), del Contratto di Programma e con un contributo comunale, non si conclude con la riapertura della stazione.
Sono previsti ulteriori interventi sul fabbricato viaggiatori, destinato a ospitare attività commerciali e servizi, con conclusione prevista nel 2026.
A seguire, entro il 2027, saranno completate le opere di riqualificazione delle aree esterne, consolidando un’opera di trasformazione urbana di ampio respiro.
L’ambizione è quella di creare uno spazio non solo efficiente e moderno, ma anche vivace e integrato nel tessuto urbano, un vero e proprio biglietto da visita per la città di Teramo.