venerdì 5 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Tragedia a Lisbona: deragliata la funicolare Gloria, aquilana tra i feriti.

Un’eco di dolore risuona da Lisbona, dove un tragico incidente ha squarciato la serenità della capitale portoghese.

Il deragliamento e l’impatto della storica funicolare di Gloria, un simbolo iconico della città, hanno lasciato dietro di sé una scia di morte e sofferenza, con un bilancio preliminare di sedici vittime e un numero imprecisato di feriti, stimato almeno in venti.

Tra questi, una figura si staglia con particolare significato: una ricercatrice originaria di L’Aquila, la cui presenza in quel tragico momento ha suscitato sgomento nella comunità aquilana.
Secondo fonti ufficiali, comunicate attraverso l’Ambasciata italiana, la donna, identificata come ricercatrice universitaria, si trovava a Lisbona per motivi professionali, probabilmente legati a un progetto di ricerca o a una collaborazione accademica.

Al momento dell’incidente, era a bordo della funicolare insieme al figlio, fortunatamente illeso, posizionati in un vagone posteriore rispetto a quello che ha subito l’impatto più violento.

La posizione del vagone, pur non essendo il primo a collassare, ha comunque esposto la donna a conseguenze fisiche, seppur di entità lieve.
La dinamica dell’incidente, caratterizzata da un improvviso arresto e un successivo crollo, ha generato un panico immediato, con persone che, spinte dalla forza dell’impatto, sono state proiettate verso l’interno dei vagoni, provocando ulteriori contusioni e traumi.
L’evento solleva interrogativi complessi sulla sicurezza delle infrastrutture storiche, soprattutto quelle destinate al trasporto pubblico e al turismo.
La funicolare di Gloria, un’attrazione turistica di primaria importanza, è un bene prezioso per la città di Lisbona e la sua manutenzione rigorosa è fondamentale per garantire la sicurezza dei passeggeri.

Un’indagine approfondita sarà avviata dalle autorità portoghesi per chiarire le cause precise dell’incidente, escludendo o confermando possibili responsabilità strutturali, tecniche o procedurali.

Il caso della ricercatrice aquilana, seppur fortunatamente con esiti meno gravi, amplifica il senso di angoscia e la vicinanza della comunità italiana e, in particolare, della città de L’Aquila, verso le vittime e i loro familiari.
Questo tragico evento, oltre al dolore immediato, lascia una ferita profonda nel tessuto sociale e culturale di Lisbona, interrogando sul delicato equilibrio tra patrimonio storico, sviluppo turistico e sicurezza pubblica.
La vicenda sottolinea, ancora una volta, la fragilità umana di fronte alla potenza inarrestabile del destino e la necessità di una costante vigilanza per preservare la vita e la dignità di ogni individuo.

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