mercoledì 13 Agosto 2025
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Tragico incidente sulla A14: spenta a 26 anni Simona Sulejmani

Un lutto profondo ha colpito la comunità di Popoli Terme, nel pescarese, con la perdita prematura di Simona Sulejmani, giovane di soli 26 anni spentasi in seguito a un tragico incidente stradale.

La sua storia, interrotta bruscamente nella notte tra martedì e mercoledì, è un doloroso monito sulle fragilità dell’esistenza e sulla velocità ineluttabile del destino.

L’evento, avvenuto attorno alle 2:30 del mattino sulla A14, in direzione Sud, al chilometro 368 nel comune di Montesilvano, ha visto coinvolta la giovane a bordo di un Fiat Doblò.

Le dinamiche dell’incidente, ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti, hanno visto il veicolo tamponare un autocarro, una collisione che ha provocato conseguenze devastanti.
La forza dell’impatto ha incastrato Simona tra le lamiere deformate, rendendo urgente l’intervento dei vigili del fuoco, i quali hanno operato con estrema cautela per estrarla dalle spire del metallo contorto.
Contemporaneamente, il personale del 118 ha iniziato manovre di rianimazione sul posto, una corsa contro il tempo per cercare di strappare la giovane alla morsa della morte.
Trasportata d’urgenza presso l’ospedale di Pescara, le condizioni di Simona sono apparse fin da subito critiche, un quadro clinico drammatico che non ha lasciato spazio a speranze di recupero.

Dopo un periodo di osservazione, in cui un’equipe medica specializzata ha monitorato attentamente le sue funzioni vitali, è stata purtroppo diagnosticata la morte encefalica, una condizione irreversibile che ha portato alla certificazione del decesso.
La decisione di procedere con la constatazione definitiva è stata presa in accordo con i protocolli sanitari e le procedure legali previste in questi casi, segnando la conclusione di una battaglia impari.
Il giovane conducente del veicolo, di 21 anni, ha riportato ferite lievi ed è stato medicato.

I due giovani, come emerso nelle prime ricostruzioni, stavano rientrando a casa dopo aver partecipato a una gara di ballo, un momento di svago e spensieratezza tragicamente interrotto da un evento imprevedibile.
La scomparsa di Simona lascia un vuoto incolmabile tra i suoi cari e nella comunità, alimentando interrogativi sulla sicurezza stradale e sulla necessità di una maggiore consapevolezza dei rischi connessi alla guida, soprattutto nelle ore notturne.
La sua storia si configura come un doloroso promemoria della precarietà della vita e dell’importanza di custodire ogni istante con la stessa intensità con cui Simona, purtroppo, non potrà più farlo.

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