Dialoghi al confine del possibile: Stefano Bollani e il senso dell’esplorazioneGiovedì 31 luglio, alle 18:30, Radio StArt accoglie un incontro rarefatto, un’immersione nel pensiero e nell’arte di Stefano Bollani, all’interno del programma “Basta un poco di Zu'”, curato da Zuleika Fusco e Angelo Lupo Timini.
L’appuntamento, arricchito dalla partecipazione di Pino Morelli, si configura come un’occasione unica per esplorare i confini tra vita, creatività e relazioni umane, illuminati dalla prospettiva del counseling.
Questo non è un semplice dibattito, ma un’indagine filosofica travestita da conversazione.
Zuleika Fusco, ispirata dall’ultimo libro di Bollani, “Il tempo della stravaganza”, ci invita a navigare un universo di idee in cui l’amore, inteso come forza universale di connessione, genera un ritorno amplificato, un eco di bellezza e significato.
L’incontro si snoda attraverso un percorso intellettuale che abbraccia secoli e discipline, dalla musica alla filosofia, dalla scienza all’arte.
Citazioni di figure seminali come San Francesco, Giordano Bruno, Newton, Keplero, Pitagora, Fosco Maraini e Charlie Brown si intrecciano con riferimenti alla musica di Fabrizio De André e Louis Armstrong, alla scienza di Galileo Galilei e alla filosofia di Platone e Campanella, creando un arazzo complesso e stimolante.
Bollani, con la sua sensibilità acuta, affronta il tema cruciale del rapporto tra la realtà tangibile e l’invisibile, il mondo materiale e la dimensione sottile dell’esistenza.
Il suo pensiero si fa eco delle parole di Ennio Flaiano, l’autore pescarese che amava “poggiare i piedi sulle nuvole”, invitandoci a trascendere i confini della percezione ordinaria.
Riflessioni profonde emergono dal racconto personale del musicista, che ammette di essersi lasciato sorprendere dal proprio percorso, guidato da un’inconscia ricerca di esperienze che avrebbero arricchito la sua comprensione del mondo.
Come Michelangelo, che “togliendo” materia rivelava la forma nascosta, anche Bollani ci invita a liberarci dai preconcetti, a smontare le certezze per abbracciare la possibilità di una scoperta inattesa, di una bellezza che si cela fra le “nuvole” del nostro immaginario.
L’appuntamento promette di essere un viaggio nell’essenziale, un invito a riscoprire la meraviglia del possibile.