Marrucino, tre milioni per il rinnovamento: Giuli investe sulla cultura abruzzese

Il Teatro Marrucino di Chieti si appresta a vivere una nuova stagione di rinnovamento e valorizzazione grazie a un significativo investimento ministeriale.

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, durante la sua visita a Chieti per l’inaugurazione della rassegna “Amami teatro”, ha annunciato l’erogazione di circa tre milioni di euro, un segnale tangibile dell’impegno del Ministero nel sostenere le istituzioni culturali del territorio abruzzese.

La visita, preceduta da un’immersione nella storia millenaria della regione con una tappa al Museo Archeologico Nazionale, custode del celeberrimo Guerriero di Capestrano – simbolo potente dell’identità abruzzese – ha offerto al Ministro l’opportunità di constatare direttamente il potenziale culturale e storico del capoluogo.

L’importanza del Guerriero, non solo come testimonianza materiale del passato, ma come archetipo di resilienza e forza, è stata sottolineata come un elemento unificante per un territorio storicamente frammentato, un monito a superare divisioni e a riscoprire radici comuni.

L’investimento nel Marrucino si inserisce in un quadro più ampio di sostegno all’Abruzzo, regione custode di un patrimonio pre-romano straordinario, e si affianca all’attesa nomina di L’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2026.
Il Ministro Giuli ha espresso particolare soddisfazione per il ruolo di L’Aquila e ha ricordato il proprio contributo, attraverso il Maxxi, al progetto di ricostruzione e riqualificazione della città, sottolineando l’importanza di un approccio integrato che coniughi rigenerazione urbana, sviluppo culturale e innovazione sociale.
Il finanziamento al Teatro Marrucino non è un atto isolato, ma parte di una visione strategica che mira a rafforzare il tessuto culturale abruzzese, promuovendo la fruizione del patrimonio storico-artistico e sostenendo la creatività contemporanea.
L’annuncio si è arricchito di ulteriori visite a luoghi significativi della città, come il museo La Civitella e Palazzo de Mayo, che ospita ora le sedi dell’Università d’Annunzio, testimonianza della vitalità intellettuale e della capacità di innovazione del territorio.
Il Ministro ha sottolineato, con evidente passione, il significato personale che riveste il ritorno a Chieti, città che ha accompagnato con affetto in un capitolo precedente della sua esistenza, e ha ribadito il proprio impegno a favore del suo sviluppo culturale e civile.
L’investimento si prefigge di assicurare al Marrucino un ruolo sempre più centrale nella vita culturale del capoluogo e dell’intera regione, promuovendo l’eccellenza artistica e la partecipazione attiva della comunità.

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