lunedì 8 Settembre 2025
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Comune di L'Aquila

Mubaq, l’Aquila rinasce: un museo per bambini tra arte e natura.

Nel cuore del territorio fossano, incastonato nel suggestivo villaggio di San Lorenzo, rinasce il Mubaq, il Museo dei Bambini dell’Aquila, un’oasi di bellezza e scoperta per le nuove generazioni e non solo.

Più che un semplice museo, il Mubaq si configura come un’esperienza immersiva, un dialogo fecondo tra arte, natura e pedagogia, un’eredità culturale di inestimabile valore per la comunità abruzzese.
Il progetto, animato dalla visione lungimirante di Lea Contestabile, Antonio Gasbarrini e Rita Ferri, si pone come naturale estensione dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, trasformando un luogo di recupero post-sisma in un vibrante centro di ispirazione.
Il Mubaq non è solo un recupero di spazi, ma una ricostruzione di senso, un invito a riscoprire la gioia dell’apprendimento attraverso il contatto diretto con l’arte e la contemplazione del paesaggio.
La riapertura del museo, resa possibile grazie alla collaborazione sinergica tra il Comune di Fossa e la Fondazione Carispaq, è stata ulteriormente sostenuta da un’iniziativa di straordinaria generosità: un’asta di beneficenza che ha visto artisti donare opere d’arte, dimostrando un profondo legame con il territorio e un desiderio comune di contribuire alla sua rinascita.

Il patrimonio artistico esposto è un caleidoscopio di linguaggi e sensibilità.
Tra le opere più significative, spiccano “Le due fiamme” di Alberto Timossi, che evoca un’energia primordiale, “Gli uomini sull’albero” di Vito Bucciarelli, un’allegoria poetica del rapporto tra uomo e natura, e l’opera 309 di Mauro Magni, un commovente omaggio alle vittime del terremoto che ha segnato la storia dell’Aquila.

L’“Albero intarsiato” di Felice Nittolo, con la sua raffinata eleganza, dialoga armoniosamente con “Gli uccelli” di Marco Pellizzola, mentre la riproduzione della necropoli di Fossa, realizzata da Sergio Nannicola, offre uno sguardo affascinante sul passato millenario del territorio.

Federica Zalabra, direttrice del Munda, Museo Nazionale d’Abruzzo, ha espresso con emozione l’importanza di questa iniziativa, sottolineando come il Mubaq offra un modello innovativo di museo, capace di superare le barriere tra arte e natura, un connubio raramente ritrovabile in contesti museali tradizionali.

L’esperienza offerta dal Mubaq è un potente monito per il futuro del museo, che deve essere sempre più un luogo di incontro, di dialogo e di ispirazione.

Il 2026, anno in cui l’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura, vedrà una ricca programmazione di eventi mensili, consolidando il ruolo del Mubaq come fulcro culturale del territorio e come simbolo della resilienza e della creatività abruzzese.

La visita, su prenotazione per scuole e pubblico, rappresenta un’opportunità unica per immergersi in un mondo di bellezza, scoperta e apprendimento.

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